Disavanzo sanitario, Caner:Corte Conti premia Veneto. Buco si colma coi costi standard: i dati
Giovedi 26 Maggio 2011 alle 22:51 | 0 commenti
Federico Caner, Capogruppo Lega Nord - Il capogruppo leghista commenta il Rapporto per cui il debito nazionale si è ridotto a 2,4 mld di euro.
Il presidente del gruppo leghista in Consiglio regionale Federico Caner esprime la propria soddisfazione per il Rapporto appena pubblicato dalla Corte dei Conti sul disavanzo sanitario nelle Regioni, che è passato da 3,368 miliardi di euro del 2009 agli attuali 2,425, segnale di una politica governativa efficace.
“Il Veneto, nell’ambito di un sistema Paese in netto miglioramento – dichiara – a fine 2010 aveva un leggero disavanzo sanitario coperto con fondi propri nell’anno in corso e colmato oggi tanto da portare il saldo positivo a oltre 12 milioni. I dati di cui disponiamo (Fonte Ministero dell’Economia e delle Finanze) evidenziano che la nostra Regione è da anni migliore della media nazionale, non solo come qualità del servizio ma anche come dati di spesa. In un Sistema Paese in crisi anche per effetto dei buchi di Regioni come Campania (-125 milioni pro capite, dato 2009), Lazio (-244), Molise (-225), Calabria (-111), Sardegna (-116), Puglia (-72), il Veneto mostra negli anni un trend costante, che nel 2010 presenta un dato più che positivo nonostante i tagli e i sacrifici (si veda tabella)â€. Secondo Caner il disavanzo sanitario nazionale, oggi assestato sui 2,425 milioni di euro a quanto certifica la Corte dei Conti nel suo Rapporto del 24 maggio, “è un fenomeno prevalentemente localizzato a Sud. Questo ci induce a pensare con assoluta certezza che l’introduzione dei costi standard in Sanità , resa obbligatoria dal federalismo fiscale, consentirà maggior omologazione a tre regioni benchmark di riferimento cui le altre dovranno omologarsi. Rispetto all’attuale spesa, le risorse a disposizione della nostra Regione dovrebbero essere superiori di 91 milioni di euro, mentre nelle Regioni del Sud l’applicazione dei costi standard produrrebbe una riduzione significativa dei finanziamenti e quindi dei costi a carico dello Stato. Rispetto ad un costo standard pro capite stimabile a 1.677 euro assunto su tre regioni benchmark di Nord, Centro e Sud, si produrrebbe un risparmio nazionale di 3 miliardi e mezzo di euro, tra i quali 1,630 miliardi in Lazio, 638 milioni in Campania, 446 milioni in Puglia, 290 milioni in Liguria, 638 milioni in Campania (si veda tabella). In questo modo, solo con l’applicazione dei costi standard si ripianerebbe il buco nazionale della Sanità â€.
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