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Disagio giovanile e responsabilità sociale del territorio, Don Mazzi e Marzotto a confronto

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 17 Luglio 2013 alle 12:10 | 0 commenti

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IndustriAdv - Senza una forte attenzione al sociale qualsiasi strategia e impegno per la crescita economica rischiano di essere svuotati di ogni vero significato, ma come e perché inserire lo sviluppo in un percorso virtuoso di più ampio respiro, con un'attenzione particolare alle nuove generazioni? Su questo tema si confronteranno Don Antonio Mazzi e Matteo Marzotto.

In occasione del convegno dal titolo "La Prevenzione al Disagio Giovanile e la Responsabilità Sociale del Territorio" in programma questa sera a partire dalle 18.30 presso il Golf Club Colli Berici a Brendola.

Durante la serata sarà inoltre messo all'asta il gioiello realizzato in esemplare unico da Roberto Coin per celebrare l'arrivo a Vicenza del Giro d'Italia 2013. Il ricavato sarà devoluto in beneficenza.

L'incontro si preannuncia particolarmente ricco di spunti di riflessione, data l'attualità del tema: da una parte la ricerca di un diverso e più responsabile modello di sviluppo, dall'altra l'attenzione alle nuove generazioni, che forse più di ogni altra fascia sociale sono messe a rischio dall'attuale crisi, che non è solo economica, ma anche di riferimenti e valori condivisi.

Un confronto reso di particolare interesse dallo spessore professionale e umano dei protagonisti. Don Antonio Mazzi, attraverso la Comunità Exodus, ha dedicato tutta la propria vita alla creazione di una rete di strutture che oggi in tutta Italia aiutano i giovani a riappropriarsi della propria vita dopo un'esperienza di tossicodipendenza, mentre con i Centri Giovanili Don Mazzi aiuta migliaia di giovani e giovanissimi a costruirsi una vita piena e onesta, lontano dalle dipendenze e dalla criminalità.

Matteo Marzotto, da parte sua, è uno dei volti più celebri di un'imprenditoria italiana capace di coniugare i valori tradizionali del "saper fare" con la ricerca di nuovi percorsi di crescita per il territorio (fino al 2012 è stato presidente dell'Agenzia Nazionale  del Turismo) e una costante attenzione alle tematiche sociali, come dimostra anche il suo ruolo di vicepresidente e testimonial della Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica, al quale si è affiancata più recentemente la presidenza della Fondazione CUOA.

Leggi tutti gli articoli su: Matteo Marzotto, IndustriAdv, Disagio giovanile, Don Mazzi

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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