Direttiva Ue sul tabacco, Bizzotto: a rischio un settore vitale per l'economia veneta
Venerdi 4 Ottobre 2013 alle 12:26 | 0 commenti
On. Mara Bizzotto, Lega Nord - "Va benissimo la lotta al fumo, ma non possiamo accettare che la nuova Direttiva UE sul tabacco metta in ginocchio un settore che impiega, solo nel nostro Paese, ben 200mila persone e che porta nelle casse dello Stato quasi 15 miliardi di euro all'anno di entrate erariali". Lo afferma l’europarlamentare leghista Mara Bizzotto, responsabile federale del dipartimento Europa della Lega Nord, in vista della seduta Plenaria del Parlamento Europeo che dovrebbe dare il via libera alla controversa proposta di revisione della Direttiva UE sui prodotti del tabacco.
Pacchetto unico con immagini shock sul 75% della confezione (fronte e retro), divieto di commercializzazione di tutti i formati "slim", uniformità di gusto per tutte le sigarette attraverso il divieto di utilizzo di additivi e di altri ingredienti caratterizzanti, e ampi poteri di delega alla Commissione UE per modificare aspetti essenziali della direttiva: queste sono solo alcune delle modifiche legislative destinate a cambiare profondamente la produzione e la vendita al dettaglio del tabacco.
"Un provvedimento del genere rischia di mandare kappaò l'intero settore del tabacco con ripercussioni pesantissime dal punto di vista economico ed occupazionale - dichiara l'eurodeputata Bizzotto - Fra le Regioni più colpite, Veneto, Umbria, Toscana e Campania, dove si concentra ben il 94% dell'intera produzione nazionale di tabacco. Si pensi che nel 2011 soltanto in Veneto (450 aziende produttrici e circa 3.900 addetti) sono state prodotte 12mila tonnellate di tabacco che hanno generato un giro d'affari di 36 milioni di euro".
“Altrettanto legittime e condivisibili sono le proteste sollevate dai circa 56mila tabaccai presenti sul territorio nazionale, in rappresentenza degli oltre 140mila addetti alla vendita e alla distribuzione - prosegue l'on. Bizzotto - La proposta legislativa dell'UE rischia di alimentare la criminalità organizzata e il contrabbando di sigarette illegali: il divieto di utilizzo di additivi caratterizzanti, infatti, incentiverebbe i contraffattori ad utilizzare gli 'ingredienti vietati' e finirebbe per incoraggiare il contrabbando di «bionde» da quei mercati dove tali ingredienti si possono invece utilizzareâ€.
"Io non sono una fumatrice e condivido pienamente la lotta al fumo, ma non possiamo ignorare o sottovalutare le gravi conseguenze che questo provvedimento provocherebbe a una delle realtà produttive più importanti del Veneto e dell'intero Paese - conclude Mara Bizzotto - Ecco perché la proposta di Direttiva UE va profondamente modificata, ed è quello che tenteremo di fare a Strasburgo con l'obiettivo di tutelare maggiormente i nostri tabaccai e i nostri coltivatori di tabacco".Accedi per inserire un commento
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