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Diplomati magistrali, Luca Zaia: "serve una riforma graduale che crei osmosi tra i giovani e il personale con più esperienza"

Di Note ufficiali Lunedi 8 Gennaio 2018 alle 14:46 | 0 commenti

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"Insegnare è una vocazione e nessuna norma può permettersi di trascurare il valore dell'esperienza. Oggi come oggi 55 mila maestre e maestri in Italia, 4 mila in Veneto, potrebbero dover smettere di insegnare perché in possesso del solo diploma magistrale. La protesta di queste educatrici e educatori, che si sono conquistati sul campo, con il lavoro quotidiano, il diritto a insegnare fondato sulla loro pluriennale esperienza, è fondata e condivisibile." Con queste parole, Luca Zaia, Presidente della Regione del Veneto esprime la sua solidarietà alle maestre e maestri che, sulla base di una sentenza del Consiglio di Stato, a fine anno potrebbero perdere il posto perché non più titolate a insegnare avendo il solo diploma magistrale, e che oggi 8 gennaio scioperano in varie parti d'Italia, tra le quali Venezia.

"Sono queste le situazioni che allontanano la gente dalle Istituzioni - aggiunge il Governatore - perché si finisce per mettere la norma in collisione con il buon senso. Un'insegnante che da tanti anni, giorno dopo giorno, ha maturato un bagaglio d'esperienza irripetibile sul piano didattico e del rapporto umano con ragazzi e genitori deve poter continuare a lavorare e a dare il suo prezioso apporto. Sarebbe come se in sanità si impedisse di lavorare agli infermieri più anziani perché non laureati. Rischieremmo la catastrofe in corsia e toglieremmo ai giovani che entrano il prezioso aiuto dei colleghi più vecchi, che hanno dalla loro l'esperienza acquisita affrontando i problemi in corsia, anche se non li hanno imparati sui libri."

"E' giusto pensare a strumenti che aprano ai giovani, non meno meritevoli per aver avuto la capacità di studiare e raggiungere un titolo qualificante - dice il Presidente della Regione - ma è una riforma che va fatta con gradualità, senza usare l'accetta. Se questa situazione non cambia si rischia di togliere il futuro a migliaia di educatori e contemporaneamente di mandare allo sbaraglio i più giovani che, inevitabilmente, al titolo di studio non posso abbinare l'esperienza. Preparazione scolastica e formazione umana e professionale sul campo sono due elementi distintivi della qualità. Si deve creare un'osmosi, non una frattura, tra le due caratteristiche."

Ufficio Stampa Giunta Regionale del Veneto 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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