Diocesi e città di Vicenza: saluti a vescovo Beniamino Pizziol con "Meditazione InCanto"
Sabato 25 Giugno 2011 alle 18:57 | 0 commenti
Opere Sociali di Vicenza - “Meditazione InCantoâ€, per un bellissimo excursus dell’immagine mariana nella liturgia e nella musica, espresso dall’ensemble vocale Gaspard Edesse e dalla voce recitante di Emiliano De Lello, per la regia di Marco Bellussi.
Canto e musica si sono intrecciati ad esaltare la spiritualità mariana, per porgere un saluto di benvenuto al nuovo Vescovo di Vicenza, Beniamino Pizziol. L’evento artistico, organizzato per oggi sabato 25 giugno presso il Palazzo delle Opere Sociali, in Piazza Duomo a Vicenza, è nato dall’espressa volontà della Curia diocesana che ne ha chiesto la realizzazione a due realtà del territorio.
VeryVenice di Venezia, per la parte progettuale ed organizzativa, e Incontro sulla Tastiera di Vicenza per quella artistica, al fine di dar vita ad un momento di raccoglimento in musica che avesse anche il sapore del benvenuto da parte della città tutta, che si è si è stretta simbolicamente attorno a Sua Eccellenza Pizziol attraverso la presenza tra il pubblico, assieme al nuovo Vescovo, delle più alte cariche istituzionali della città . “Meditazione InCantoâ€, questo il titolo del concerto di oggi, ha visto la partecipazione di un gruppo di artisti di grande personalità e carisma, dall’Ensemble vocale Gaspard Edesse, diretto da Justine Rapaccioli, all’attore Emiliano De Lello nel ruolo di voce recitante, al regista Marco Bellussi, sostenuto dalla collaborazione di Giovanni Pegoraro.
Tema portante l’immagine della Madonna e della Madre nella tradizione cattolica: si è cercato per questo di individuare una cifra stilistica che potesse amalgamare l'ampiezza del repertorio musicale, che spazia dal gregoriano sino al '900, improntato attorno alla figura della Madre di Gesù, scegliendo l'opera di Luigi Maria Grignion di Montfort "La vera devozione alla Santa Vergine†quale filo conduttore, in quanto in esso si sposano perfettamente la profondità del saggio e la piacevolezza dell'opera letteraria, sull’onda di uno stile magicamente atemporale. Grignion di Monfort, presbiterio francese del ‘600, venerato come santo dalla Chiesa Cattolica, vede nella Santa Vergine la persona tramite la quale Cristo è sceso in terra. Nell’opera Montfort scrive: “…la sua umiltà è stata così profonda da non avere sulla terra altro desiderio più forte e più continuo che di nascondersi a se stessa e a tutti, per essere conosciuta unicamente da Dio soloâ€.
La scelta dei brani musicali è stato frutto del confronto fra Marco Bellussi e Justine Rapaccioli, mentre la selezione delle letture è derivata dalla collaborazione fra Marco Bellussi ed Emiliano De Lello. “Uno degli aspetti più stimolanti dell'attività registica – ha affermato Bellussi – è consistita certamente nella possibilità di porre mano alla composizione di pièce musico-letterarie in cui la sinergia tra linguaggi diversi, ed in particolare tra "parola parlata" e "parola cantata", potesse condurre ad una efficace rappresentazione di idee, sentimenti ed emozioniâ€. E perché l'essenzialità e l'immediatezza del messaggio potesse diventare spunto di riflessione si è ridotta al minimo la componente dinamica della regia per concentrare, invece, l'attenzione sull'intersecazione di musica e parola.
Trai brani un Salve Regina gregoriano, il Magnum Misterium e l’Ave Maria del fiamminga Adrian Willaert, il Magnificat di Monteverdi, l’Ave Regina di Gemmani, lo Stabat Mater di Kodaly, il Bogoro Ditsye di Rachmaninov, e un incantevole e commovente brano dell’armeno Padre Komitas.
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