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Di Maria alza la voce sulle condizioni di lavoro al tribunale di S. Corona

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 7 Febbraio 2014 alle 17:24 | 0 commenti

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Agostino Di Maria, segretario provinciale FP-CGIL - I giudici vanno via e il personale giudiziario, ridotto al lumicino, non può che rimanere per tentare di dare un senso al lavoro, sottopagato e di sofferenza cercando di colmare quel disagio che tutti i cittadini avvertono entrando nel palazzo di Giustizia. I locali di Contrà S.Corona sono fatiscenti, la pulizia lascia a desiderare per i tagli che sempre più colpiscono le spese intermedie.

La sicurezza è una parola che mal si adatta per i lavoratori della Giustizia e in particolare per quelli che sono rimasti in Contrà S.Corona. Fili elettrici scoperti e armadi nei corridoi che ostacolano le vie di fuga, ne sono solo un esempio.
A prestare servizio, nonostante l'accorpamento del personale di Schio e di Bassano, sono rimasti
così pochi che si ricorre a personale "stagista", LSU, Cassa integrati e Volontari dei
carabinieri. L'età media dei dipendenti supera i 56 anni e con i pensionamenti alla porta il numero
dei dipendenti è destinato a diminuire. Sembra che anche chi finanzia i volontari abbia l'intenzione
di non rinnovare la convenzione e così anche quell'aiuto (legittimo?) sembra sia destinato a finire.
Ricordiamo che i lavoratori della Giustizia, come tutti quelli del Pubblico impiego, hanno i contratti
di lavoro bloccati da ormai quattro anni e l'inflazione ha eroso i loro magri stipendi.
I cittadini si chiedono come è possibile che in un paese civile la Giustizia sia così maltrattata dalle
istituzioni che altro non fanno che pensare a leggi ad personam, a bendarsi gli occhi e coprirsi le
orecchie quando si levano le proteste su questo scempio. Chiediamo a chi ne ha il potere, di
riformare la Giustizia con provvedimenti legislativi che diano risposte ai cittadini, celerità delle
sentenze e certezza delle pene. Ma questo si ottiene investendo non solo nelle strutture ma anche nel
personale, incrementando le dotazioni organiche e investendo in formazione.
I lavoratori e i cittadini chiedono Fatti e non Parole.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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