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Depurazione acque reflue urbane: azoto e fosforo abbattuti per il 75%

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 30 Ottobre 2013 alle 14:48 | 0 commenti

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Regione Veneto - In Veneto è stato raggiunto il 75% di abbattimento di azoto totale e fosforo totale in ingresso a tutti gli impianti di trattamento delle acque reflue urbane che riguardano una delle aree sensibili individuate dal Piano di Tutela delle Acque (PTA): quella designata come “acque costiere del mare Adriatico e i corsi d’acqua ad esse afferenti per un tratto di 10 km dalla linea di costa”, anche mediante i relativi bacini scolanti.

Pertanto, possono non essere applicati i limiti di emissione per i singoli impianti.

Lo ha deciso la giunta regionale, su proposta dell’assessore alle politiche ambientali Maurizio Conte. Dando seguito a specifiche direttive comunitarie, le Norme Tecniche di Attuazione del PTA stabiliscono infatti che gli scarichi provenienti da impianti di trattamento di acque reflue urbane che servono agglomerati con più di 10.000 abitanti equivalenti (AE), indipendentemente dalla potenzialità del singolo impianto, che recapitano sia direttamente che attraverso bacini scolanti nelle aree sensibili designate, devono rispettare i limiti di emissione per i parametri fosforo totale e azoto totale che variano da 1 a 2 mg/L per il fosforo e da 10 a 15 mg/L per l’azoto, in funzione della dimensione dell’agglomerato servito.

In base ai dati 2011 comunicati dai Consigli di Bacino degli ATO (Ambiti Territorali Ottimali), gli esiti delle valutazioni dei rendimenti di abbattimento dei nutrienti in ingresso agli impianti di trattamento delle acque reflue urbane del Veneto hanno evidenziato per l’area delle acque costiere una riduzione di azoto totale pari al 74% e di fosforo totale pari al 75%. Sulla base di elaborazioni di ARPAV, l’incertezza legata al calcolo della percentuale di abbattimento dell’azoto totale è pari all’1% in più o in meno mentre quella per il fosforo totale si attesta al 2%.

A fronte di questi dati la Regione ha perciò stabilito che, sia per l’azoto che per il fosforo, tenuto conto dell’incertezza associata alla percentuale di abbattimento calcolata, non sia necessario applicare i limiti di emissione per singolo impianto, essendo dimostrato che la percentuale di riduzione del carico complessivo in ingresso a tutti gli impianti di trattamento è pari almeno al settantacinque per cento a livello regionale, fermo restando che le concentrazioni attuali allo scarico non devono essere peggiorate.

La riduzione del 75% dei carichi inquinanti di fosforo e azoto è un obiettivo che la Regione ha perseguito al fine di ridurre i così detti “nutrienti” veicolati nelle acque a rischio eutrofizzazione, soprattutto dell’alto Adriatico. “Ridurre l’apporto di nutrienti e dei carichi inquinanti in generale – conclude Conte - significa restituire qualità alle acque e conservare gli habitat naturali, consentendo lo sviluppo degli ecosistemi associati all’ambiente acquatico. Ciò ha ricadute positive non solo sotto il profilo ambientale, ma anche paesaggistico, turistico e più in generale per la fruibilità della risorsa, si pensi per esempio alla balneazione”.

Leggi tutti gli articoli su: Regione Veneto, Pittoriinacqua, Maurizio Conte, azoto, fosforo

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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