Quotidiano | Categorie: Ambiente

Depuratore “Città di Vicenza”, Acque Vicentine: 700 mila euro per efficienza con il biogas

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 25 Novembre 2016 alle 12:31 | 0 commenti

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Acque Vicentine comunica che è al lavoro per migliorare l’efficienza dell’impianto di depurazione “Città di Vicenza” in località Casale. Sono in corso i lavori di manutenzione straordinaria alla struttura che porteranno alla riattivazione della sezione di digestione anaerobica e biogas del depuratore, rimasta ferma per lungo tempo e danneggiata dagli eventi alluvionali degli ultimi anni. Il progetto, che prevede un investimento complessivo di 700 mila euro, consentirà così di far ripartire il lavoro della sezione nella quale la depurazione avviene attraverso processi biologici, ossia con l’utilizzo di batteri, in assenza di ossigeno.

Processi dai quali viene prodotto biogas che verrà poi utilizzato per rendere lo stesso processo di depurazione più efficiente e più economico dal punto di vista gestionale. L’intervento assume importanza anche nella prospettiva che vedrà l’ampliamento del depuratore di Casale.

«Si tratta di uno dei tanti interventi che non sono immediatamente evidenti ai cittadini, ma ci permettono di migliorare concretamente le strutture, i processi di lavorazione e, di conseguenza, il servizio che offriamo – spiega il presidente Angelo Guzzo -. Nel caso specifico questo progetto è ancor più significativo per il ruolo che l’impianto Città di Vicenza si prepara ad assumere come riferimento per la depurazione del territorio e, di conseguenza, per la tutela ambientale del capoluogo e delle aree limitrofe».

«Quanto sta facendo Acque Vicentine, per i processi di depurazione delle acque, merita sicuramente un plauso in quanto azioni di grande valore ambientale – aggiunge l’assessore Antonio Dalla Pozza -. L'ampliamento del depuratore di Casale è un obiettivo condiviso anche da parte dell'Amministrazione comunale, al fine di giungere quanto prima alla dismissione dell'impianto di S. Agostino e di migliorare ulteriormente un presidio ambientale così importante quale la depurazione dei reflui. Acque Vicentine si conferma un'azienda vicina al territorio e sensibile alle tematiche ambientali, proiettata verso il futuro e capace di dimostrare una gestione pubblica oculata e in grado di generare "buone pratiche" che si tramutano poi anche in benefici economici per i cittadini. Nelle prossime settimane inviteremo in consiglio comunale il presidente Guzzo, per illustrare il piano industriale dell'azienda e gli importanti risultati ambientali fin qui conseguiti».

La necessità di riattivare la sezione di digestione anaerobica e biogas del depuratore è infatti rafforzata dal fatto che l’impianto è destinato a diventare l’unico polo depurativo per l’agglomerato urbano del Comune di Vicenza nell’ambito del progetto di riorganizzazione del sistema a servizio della città e dei Comuni a questa limitrofi. Proprio per questo la sua potenzialità è destinata ad essere aumentata fino a 280.000 abitanti equivalenti. In questo quadro, si inserisce anche l’intervento in corso in quanto la manutenzione straordinaria permetterà di ottimizzare la continuità del servizio di depurazione durante i lavori di ampliamento e sarà propedeutica al previsto rinnovamento della linea biogas.

Nello specifico il riavvio dell’intera sezione di digestione anaerobica porta importanti vantaggi dal punto di vista del processo – con la riduzione del volume del fango e una maggiore capacità di stoccaggio - e di conseguenza anche economici. L’intervento consentirà infatti di massimizzare la resa energetica del biogas prodotto dall’impianto grazie alla sostituzione della caldaia esistente con una microturbina, che permetterà di integrare la produzione di calore necessario al riscaldamento dei fanghi con la produzione di energia elettrica che potrà essere riutilizzata in loco.


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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