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Degrado in stazione a Vicenza, Elena Donazzan: "i tossicodipendenti sono un pessimo biglietto da visita per i numerosi turisti in arrivo per la mostra di Van Gogh"

Di Note ufficiali Venerdi 29 Settembre 2017 alle 18:02 | 0 commenti

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"Che immagine può farsi un turista quando arriva a Vicenza e si trova una stazione ferroviaria degradata e deserta, con sporcizia, bivacchi e vetrine sfitte? La stazione è il biglietto da visita di una città e Vicenza, a prima vista, non si presenta di certo bene a chi viene da fuori per conoscerla e viva. Così non va". È quanto dichiara l'assessore regionale di Forza Italia, Elena Donazzan, commentando la situazione in cui versa la stazione del capoluogo berico, in cui 12 locali su diciassette risultano sfitti e gli spazi vuoti si caratterizzano per essere rifugi di sbandati. Situazione, questa, che provoca legittimamente il malessere degli esercenti della zona.

"Tra pochi giorni Vicenza ospiterà la più grande mostra monografica su Van Gogh mai realizzata in Italia. Si presume che ci sarà una affluenza maggiorata di turisti, ebbene, la stazione ferroviaria ha una immagine fatiscente e non ci sono le condizioni per apparire come una città degna del proprio nome - attacca Donazzan -. Un turista come scende dal treno viene fermato da tossicodipendenti che chiedono l'elemosina, disturbato da clochard ubriachi, intimorito da capannelli di immigrati, alcuni di loro presumibilmente spacciatori di Campo Marzo."

"Ma questa amministrazione - s'interroga l'esponente regionale - dove ha messo l'orgoglio di appartenenza alla città? Davvero non vi è la volontà di fare qualcosa per dare una immagine decorosa a Vicenza? Se si organizzano eventi di primo piano nel cuore del centro storico, non ci si può dimenticare di tutto il resto. E sicurezza e lotta al degrado non sono certo temi secondari. E questa amministrazione, che compie una azione votata esclusivamente alla propria immagine, rischia così di scalfire l'immagine di Vicenza".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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