Quotidiano | Categorie: Energia

Decine di consumatori vittime gravi disservizi di Italcogim Energie ora GDF Suez Energie

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 2 Luglio 2011 alle 00:08 | 2 commenti

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Federcontribuenti Veneto  -  Anche se dal 1° aprile 2011 ha cambiato nome e ragione sociale uniformando il proprio logo a quello del Gruppo francese GDF Suez Energie di cui già faceva parte, sono davvero tante le segnalazioni giunte a Federcontribuenti Veneto da parte di molti consumatori veneti, rimasti impigliati nei disservizi di quella che si faceva chiamare Italcogim Energie, ossia una società fornitrice di gas ed elettricità.

A titolo di esempio segnaliamo due casi, presi tra i tanti arrivati, che sono caratterizzati dalle medesime analogie che denotano un comportamento scorretto tenuto da parte di Italcogim Energie.

Il primo caso si riferisce a quanto avvenuto ad un piccolo imprenditore agricolo della provincia di Padova, titolare di un’azienda dedita alla floricoltura che – convinto da uno dei tanti promoter che battono, porta a porta il territorio – con la promessa di poter risparmiare sulla propria bolletta, era passato da Aps-Acegas a Italcogim Energie. Passa poco tempo e il consumatore si rivolge a Federcontribuenti Veneto per avere una consulenza sulle fatture arrivate, che secondo lui (e anche secondo Federcontribuenti Veneto), risultavano decisamente molto alte, al contrario di quanto promesso all’atto della stipula del contratto. Da un’analisi veloce è subito emerso che nelle fatture le imposte erariali e le imposte locali calcolate, erano il doppio, se non in alcune fatture addirittura il quadruplo, rispetto a quanto ammontavano con il precedente gestore. A questo punto gli operatori di Federcontribuenti Veneto hanno subito inviato una raccomandata agli uffici di Italcogim Energie al fine di segnalare le irregolarità (l’Iva era al 20% invece che al 10%!) e contemporaneamente ha cercato di contattarli telefonicamente, cosa che si è subito rilevata molto difficoltosa, perché ai recapiti telefonici non rispondeva nessuno. Alla fine, tramite l’ufficio stampa di GDF Suez, sono riusciti a parlare con gli addetti competenti dell’ufficio reclami e ufficio fatture. Risultato? Nonostante le rassicurazioni a provvedere alla correzione e al rimborso di quanto versato in più, (operazione che dopo qualche lungaggine e rimbalzo tra un ufficio e l’altro doveva svolgersi al massimo nel giro di un mese) all’imprenditore agricolo, dopo tre mesi, continuano ad arrivare fatture altissime ed errate (senza nessuna correzione) con in più la brutta sorpresa di vedersi recapitare delle raccomandate da Italcogim, dove “tra le righe” lo si minaccia di chiudergli la fornitura di gas. Cosa che, comprensibilmente, vista la natura della sua impresa, lo terrorizza. A questo si aggiunga l’impossibilità di accedere per un controllo alla rete del gas da parte di un perito di parte, incaricato da Federcontribuenti, al fine di scoprire la causa dell’altissimo consumo di gas, registrato da quando ha cambiato il gestore. Insomma: un pessimo servizio, costi altissimi e l’impossibilità di fatto di uscire fuori da questa situazione senza ulteriori danni.

Ma se Italcogim ha dimostrato di esser inaffidabile per quanto riguarda il gas, con la fornitura di energia elettrica le cose non vanno assolutamente meglio, anzi. E’ questo il secondo esempio che citiamo, ossia il caso capitato ad uno studio di consulenza, il cui titolare convinto dall’evidente risparmio prospettato, l’1-6-2010 lasciando la precedente compagnia (in questo caso l’Edison) aveva stipulato il contratto con l’Italcogim. Dopo qualche mese e qualche conteggio, constatato il mancato risparmio rispetto al precedente gestore, lo studio in questione inviava l’11-9-2010 una raccomandata contenente il recesso dal contratto stipulato il primo giugno. Fatto questo, da parte di Italcogim non arriva nessuna comunicazione, se non le bollette (alte) che lo studio di consulenze ha continuato regolarmente a pagare. Se non che, a marzo del 2011 arriva una bolletta di Enel Elettricità, per i mesi che vanno da gennaio a marzo, oltre naturalmente a quelle dell’Italcogim che lo studio ha continuato a pagare. A questo punto lo studio invia una raccomandata a Enel chiedendo come fosse possibile tale richiesta di pagamente, visto che loro non avevano mai stipulato un contratto con loro, bensì con Italcogim, a cui avevano sempre pagato le bollette. La risposta dell’Enel, arriva una mattina quando gli impiegati dello studio si ritrovano incredibilmente al buio e con i computer spenti, ossia senza elettricità. A questo punto, riusciti finalmente a contattare quelli di Italcogim, questi dicono che loro non c’entrano nulla, che è stato l’Enel che, dopo il recesso inviato a settembre del 2010, dal primo gennaio 2011 è diventato il nuovo gestore per la fornitura di elettricità. All’ovvia domanda da parte dell’impiegata dello studio di consulenze che ha chiesto come mai, se dal prima gennaio, senza saperlo, erano passati sotto l’Enel, Italcogim ha continuato ad inviare bollette (regolarmente pagate), la risposta è stata che si è trattato di un errore e che nel giro di un mese sarebbero arrivati i rimborsi. E’ chiaro quindi che l’unico modo per riavere l’elettricità è stato pagare la bolletta arrivata ancora a marzo da parte dell’Enel e le successive. Naturalmente il mese è passato ma dei rimborsi di Italcogim nessuna traccia, in compenso adesso lo studio di consulenze paga le bollette ad Enel, gestore che si è ritrovato, così… in modo arbitrario, senza essere minimamente stato interpellato, e che infatti abbandonerà per ripassare sotto Edison. Anche questa, una storia tra le tante, arrivate a Federcontribuenti Veneto a dimostrazione dei gravi disservizi posti fin qui in essere da Italcogim Energie che non a caso, ancora nel dicembre del 2010, ha subito una doppia sanzione da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per le sue pratiche commerciali scorrette.


Commenti

luciano
Inviato Giovedi 14 Marzo 2013 alle 09:49

HO STIPULATO UN CONTRATTO CON GDV SUEZ PER RISPARMIARE. MANDO LE AUTOLETTURE E QUESTI FATTURANO IL TRIPLO.SONO MOLTO I........ CHE DEVO FARE.IO HO DECISO DI NON PAGARE. COSA POSSONO FARMI.

miriana
Inviato Martedi 21 Maggio 2013 alle 14:59

mi trovo nella condizione di Luciano ma io non ho ricevuto mai correttamente le bollette relative al consumo di energia ,avendo sottoscritto l'offerta luce e gas avrei dovuto ricevere le bollette con le due voci esplicate e in un unica bolletta,ma dal 2011 hanno della sottoscrizione ne ho ricevuta solo una ,cosa mi devo aspettare? Ho fatto recesso tramite la vivigas che mi ha assicurato che tutto è finito li ,ma io ancora adesso dopo avergli comunicato l'autolettura ho paura per la prossima bolletta ,che premetto non è mai regolare ,dai il bimestre ti viene fuori 3 o 4 mesi ,non vedi mai nessuno i colsenter ti passano da Erode a Pilato senza darti mai chiarimenti. Attendo da Voi almeno un consiglio su come muovermi ,nell'attesa delle due bollette finali che so da fonte certa che arriveranno e io sono disoccupata ,con marito disoccupato ,figlio a carico studente e figlio disoccupato laureato l
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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