De Marchi a Panozzo su Miotto:dove e quando si è portata la civiltà con vanghe e badili?
Domenica 23 Gennaio 2011 alle 10:19 | 0 commenti
Riceviamo Giuliano De Marchi una replica a un intervento di Lucio Panozzo e la pubblichiamo ricordando che (chiunque può inviarci scritti con opinioni e segnalazioni personali a [email protected] , l'indirizzo per i Citizen Writers, quelli più vicini alla vita e alle notizie)
Gent.mo direttore, penso valga la pena commentare un simile articolo.
Egregio signor Panozzo, sicuramente lei non conosceva l'Alpino Matteo, ciò che trovo più sconfortante è che neanche si è documentato prima di prendere carta penna e calamaio per stendere queste righe.
Matteo sottolineava il fatto che molti, e lei ha voluto non smentirlo, si ricordano dei nostri Militari all'estero solo quando succede qualche fatto luttuoso, lo aveva ribadito dopo la scomparsa dei quattro compagni saltati su un IED, oppure senza inglesismo "una bomba".
Noto con piacere che lei si occupa di geopolitica in modo serio e attivo e propina lezioni a tutti, l'Italia oltre che il Paese di cinquanta milioni di allenatori e anche il Paese di altrettanti dispensatori di consigli che rimangono ben comodi nelle loro poltrone a dire "si potrebbe fare".
Altrettanto vedo che lei e anche uno storico, mi potrebbe citare in quale parte del mondo e nella storia si è portata la civiltà con vanghe e badili?
Cosa facciamo in Medio Oriente è sicuramente sopra le mie capacità capirlo e la invito da giornalista di andare in luogo per poter riferirci di persona ma dimenticavo che lei è un critico letterario.
Arrivederci al suo prossimo articolo.
Giuliano De Marchi
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