Davide Rigon: a luglio voglio tornare
Lunedi 6 Giugno 2011 alle 13:04 | 0 commenti
Minardi.it - Per Davide Rigon è iniziata la fase 2. Dopo lo spavento, l'intervento chirurgico durato circa 3 ore e mezza durante il quale sono stati impianti 21 chiodi nella gamba sinistra per ridurre la frattura scomposta a tibia e perone e il ritorno a casa, per il campione veneto è iniziata la lunga riabilitazione. Il programma messo in atto per Davide prevede diverse sedute di fisioterapia, in camera iperbarica (2 al giorno), tecarterapia, riabilitazione in acqua, pedana vibrante e massaggio connettivale per lo sbrigliamento delle ferite, oltre a proseguire gli allenamenti per tenere attivi i muscoli di braccia e collo.
E' ancora presto per parlare dei tempi di recupero anche se certamente la forza e il morale alto e combattivo di un talento puro come quello del 25enne rappresentano un arma in più verso la guarigione completa "I medici hanno sempre parlato di sei mesi, ma io conto di tornare a camminare e guidare il simulatore per fine luglio. Sento ancora dei dolori alla gamba e fatico a dormire, ma riabilitazione sta procedendo molto bene. Ogni giorno faccio quattro ore di fisioterapia oltre alle sedute in camera iperbarica. La ferita è stata importante e per questo bisogna portarle rispetto e fare tutto bene senza lasciare nulla al caso," analizza un sorridente Davide Rigon
Presso il Driver Program Center di Forlì, seguito dal trainer Emiliano Maraldi e dal fisioterapista Jose H. Poletti Davide prosegue gli allenamenti in attesa di poter iniziare a caricare la gamba per recuperare la massa muscolare "Inizio a muovere la caviglia e le dita per facilitare la circolazione del sangue. Successivamente dovrò lavorare intensamente per recuperare la forza muscolare alla gamba, che già in queste prime settimane si è ridotta notevolmente. Per noi piloti la gamba sinistra è molto importante perché la utilizziamo per azionare il freno e richiede una forza pari a 100-120 chili," continua il campione veneto
Per Davide rappresenta il momento più difficile della sua giovane carriera, contraddistinta fino ad oggi da vittorie e titoli " In 12 anni di attività non avevo mai avuto in incidente e per mia fortuna non ero mai stato in ospedale. Proprio per questo la mia mente è stata attraversata da tantissimi pensieri. Ho iniziato anche a pensare anche alle opportunità che avrei potuto perdere dal punto di vista sportivo. Vengo da diversi anni di vittorie e quest'anno ero ancora più carico, in splendida forma pronto per vincere. Proprio per questo non è stato facile guardare la gara di Montecarlo seduto su un divano con una gamba immobile," conclude Davide
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.