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Dati riforma Jobs Act, Donazzan: da sola è ad impatto zero

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 28 Agosto 2015 alle 16:08 | 0 commenti

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Regione Veneto

“Il Jobs Act può diventare un efficace strumento occupazionale, ma se non viene accompagnato da un aiuto concreto alle imprese rischia di restare lettera morta, ovvero una riforma ad impatto zero, che non crea né posti di lavoro né migliora le condizioni dei lavoratori. Il Governo ha fatto un buon lavoro sulla teoria, ma sulla pratica è quanto meno rimandato”.  

Con queste parole l’assessore regionale alle politiche del lavoro, Elena Donazzan, commenta gli effetti del Jobs Act e gli errori sui dati emessi dal Ministero del Lavoro nei giorni scorsi.

“Una riforma riesce ad essere incisiva – spiega Elena Donazzan - se inserita in una visione più ampia ed organica, che è quello che ha cercato di fare la Regione del Veneto, come sempre modello di riferimento per quel che riguarda le politiche del lavoro e l’aiuto alle imprese. In questi anni abbiamo provato a mettere al centro delle riforme e dei provvedimenti del governo regionale le esigenze delle imprese e pur con gli strumenti limitati a nostra disposizione che sono quelli fissati dalla legge siamo riusciti a creare le condizioni migliori e raggiungere risultati importanti”.

“I nostri dati – prosegue l’assessore regionale - ci dicono infatti che il mercato del lavoro in Veneto già nel 2014 presentava il segno più sui contratti a tempo indeterminato un trend che poi si è consolidato. E i nostri indicatori sono pesati e controllati con attenzione per non creare false illusioni, ma fornire un quadro preciso e dettagliato. Quello del Governo sui dati riguardanti il Jobs Act infatti non è un semplice dietrofront, ma la consapevolezza di una riforma ad impatto zero. Il Ministero del Lavoro ed i Governo non sapendo più come difendere questo strumento hanno tentato di attaccarsi ai numeri come gli ubriachi si attaccano ai lampioni, non per farsi illuminare ma per farsi sostenere”.

“Sono i numeri a dirci – conclude Donazzan - che è debole l’effetto del Jobs Act  lontano dallo shock che avrebbe dovuto produrre, secondo le promesse del Governo. A  Roma dovrebbero guardare con più attenzione quanto fatto in questi anni  difficili dall’amministrazione regionale perché, come sempre, il Veneto grazie anche alla responsabilità di imprenditori e lavoratori è fucina di innovazione sul tema delle politiche del lavoro”.

Leggi tutti gli articoli su: Elena Donazzan, Regione Veneto, Jobs Act

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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