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Danza, il 21 al Comunale Invisible Piece

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 19 Aprile 2012 alle 10:32 | 0 commenti

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Vicenzadanza  =  Si concluderà sabato 21 aprile alle 20.45 negli spazi del Ridotto con "Invisible Piece" (Contemplation Piece. Involving Piece. Dead Piece) - concept, coreografia e performance di Cristina Rizzo - Luoghi del Contemporaneo Danza, rassegna coreutica di innovazione del Teatro Comunale di Vicenza; la performance è un'originale e inquietante messa in scena sul meccanismo che genera l'arte, tentando di stabilire della relazioni forti tra chi rappresenta e chi assiste, tra chi produce e chi guarda.

Gli spettacoli della rassegna Luoghi del Contemporaneo Danza, pensati per proporre agli spettatori diverse letture della modernità "firmate" da importanti coreografi italiani, sono promossi e sostenuti dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza in collaborazione con Arteven, responsabile della direzione artistica; la rassegna è sostenuta, in qualità di sponsor, da Veneto Banca. "Invisible Piece" Contemplation Piece. Involving Piece. Dead Piece) è un nuovo progetto coreografico, dedicato alla creazione di un ‘solo' che prende avvio da una personale ri-traduzione della variazione classica de "La Morte del Cigno", nella versione originale del 1924 danzata da Anna Pavlova. Mentre il pubblico si confronta con la visione originale della Pavlova, proiettata su un monitor, la coreografa/interprete al centro della scena e di spalle al pubblico, attraverso una traduzione simultanea dell'antica versione, attualizza attraverso la sua gestualità uno scenario espressivo infinito e precario, in cui tutti i movimenti e le espressioni dei ‘corpi' improvvisamente tradiscono la partitura iniziale per diventare ambigui e fuori controllo, come per evidenziare la fragilità dei diversi piani interpretativi.
Consulente storico per la realizzazione della performance è Stefano Tomassini, l'elaborazione del suono è curata dalla stessa Rizzo che firma anche l'elaborazione dei video con Gianluca Mattei, il testo di Cristina Rizzo è tratto da Iggy Pop and the Stooges, Led Zeppelin, Quentin Tarantino, Marten Spanberg, Louise Borgeois, Kurt Cobain, Lady Gaga, Jean-Luc Godard e altri. "Invisible Piece" è una coreografia di fascinazione creata per generare un ‘teatro d'intrattenimento' in perpetuo delirio, nell'azzardo e nel desiderio di spostare i confini dell'espressione oltre i limiti abituali. Come spiega Tomassini, troppo spesso nella danza contemporanea italiana vediamo realizzati progetti del tutto autoreferenziali, il ripetersi di arcinoti moduli compositivi e immobili estetiche del movimento. Forse specchi, più o meno fedeli, di una critica di danza che in genere si affida ancora alle formule censorie del giudizio (poco descrivendo e mai interpretando) o del consiglio correttivo travestito di autorevolezza ma che, in fondo, finisce per apparire autoritario, soltanto efficace nel riconoscere la propria legittimità, costruendo però steccati e alimentando competizioni. Forse Cristina Rizzo è una felice eccezione. Con la sua danza e la forza delle idee prova ad attraversare i confini e a costruire ponti .... per Rizzo la coreografia è un mezzo di conoscenza del mondo attraverso la trasformazione dell'immaginazione e la riorganizzazione non coercitiva dei desideri. "Invisible Piece" (Contemplation Piece. Involving Piece. Dead Piece), creazione del 2011, indaga l'inspiegabile universo del genio, per tentare di capire se il suo mondo è la creazione, se prima dell'opera c'è il tutto o il nulla e in che relazione si pone l'artista rispetto a questo. Con riferimenti a testi filosofici anche molto intensi ("L'animale che dunque sono" ultimo complesso lavoro del filosofo francese Jacques Derrida prima della morte), l'arte di Cristina Rizzo è un'operazione a cuore aperto, un sistema operativo senza interfaccia, un corpo senza pelle, un'ombra di cui si vede la fonte della luce e l'oggetto proiettato, una visione destabilizzante di cui si cerca di capire l'ingranaggio, restando inevitabilmente affascinati dal meccanismo che si mostra, pur nella sua misteriosa invisibilità. Sulla scena la perfomer mostra contemporaneamente il risultato e il processo che l'ha prodotto, in attesa di vedere cosa accade in chi si guarda. Danzatrice, performer, coreografa, Cristina Rizzo vive e lavora a Firenze. È senza dubbio una delle figure di punta della ricerca coreografica italiana. Inizia il suo percorso a New York agli inizi degli anni Novanta. Dopo essersi diplomata alla Martha Graham School of Contemporary Dance in  tecnica e composizione, sviluppa i suoi studi avvicinandosi a tecniche post-modern presso il Cunningham Studio, la Trisha Brown Dance Company, il Mouvement Research e approfondendo inoltre il metodo Pilates e le tecniche Yoga. In Italia dal 1994 collabora con alcune tra le più importanti realtà artistiche della ricerca italiana, tra cui il Teatro Valdoca, Roberto Castello, il progetto Stoa di Claudia Castellucci, la compagnia MK, la compagnia Virgilio Sieni e recentemente i Santasangre. Dal 2004 è coreografa ospite per la compagnia italiana di Balletto Junior BDT per il quale crea alcune coreografie tra cui "La Sagra della Primavera" prodotta da Reggio Emilia Danza e vincitrice del Premio ApuliArteDanza come miglior creazione coreografica del 2009. E' co-fondatrice del collettivo Kinkaleri, operando tra sperimentazioni visive e teatrali. Recentemente ha intrapreso un percorso autonomo di produzione e di sperimentazione. I biglietti per gli spettacoli dei Luoghi del Contemporaneo sono in vendita alla biglietteria del Teatro Comunale (viale Mazzini 39, Vicenza - tel. 0444.324442 [email protected]), sul sito del Teatro Comunale www.tcvi.it, in tutte le filiali della Banca Popolare di Vicenza. Costano 15 euro il biglietto intero, 10,60 euro i ridotti (over 60 e under 25).


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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