Dalla parte delle ragioni della Cgil: continuano a firmare cittadini, aperto evento su FB
Domenica 25 Marzo 2012 alle 15:33 | 0 commenti
Pubblichiamo l'appello e aderisco come direttore di VicenzaPiù, BassanoPiù e VicenzaPiu.com
Siamo uomini e donne dirigenti di Partiti diversi, ma accumunati da una forte preoccupazione, poichè la discussione sul mercato del lavoro tra parti sociali e Governo Monti, che ha visto rompersi l'unità sindacale, ha preso una china sbagliata e si è fermata sui simboli anziché sulle questioni importanti e vere poste dalla crisi economica in corso. Vediamo l'accanirsi sui diritti dei lavoratori, come già abbiamo assistito ad una pesantissima riforma delle pensioni, questione che non consideriamo chiusa.
Ora tocca all'art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, che risponde alla volontà di garantire la libertà di licenziare da parte delle aziende e che non ha nulla a che fare con il rilancio e la qualificazione della nostra economia.
Minori diritti nei luoghi di lavoro non riavviano il sistema del paese, rendono solo l'Italia una nazione che non rispetta la propria Costituzione e ci riportano ad anni in cui i lavoratori non potevano rivendicare alcun che, pena l'espulsione dalle aziende.
Sul pacchetto completo della "riforma", poi, il giudizio non può essere positivo.
Il cambiamento degli ammortizzatori sociali - a regime - diminuirà le tutele, ma provocherà anche nelle aziende in crisi o in quelle che lo saranno, difficoltà di gestione. Questi ammortizzatori resteranno deboli per i lavoratori della piccola impresa e continueranno a tenere fuori migliaia di lavoratori atipici, soprattutto i giovani.
I contratti precari infatti, salvo un paio, non sono stati aboliti e sono esplicite le insistenze delle associazioni datoriali per alleggerire i vincoli inseriti.
Le condizioni di vita e di lavoro di milioni di pensionati e di lavoratori stanno velocemente peggiorando. Si è scaricato in gran parte su di essi la crisi finanziaria del paese, eredità - non dimentichiamolo - di molti anni di Governo Bossi-Berlusconi.
Per queste ragioni, con questo appello, esprimiamo condivisione delle ragioni della protesta della CGIL alla quale, fin da ora, aderiamo.
Primi firmatari:
Giuliano Ezzelini Storti (PRC-FDS),Cosimo Bruzzo (Giovani Comunisti/e PRC-FDS), Giorgio Langella (PDCI-FDS),Tommaso Rebesani (SEL),Rizzato Claudio (PD),Luigi Poletto(PD),Massimo Follesa (PD),Emilia Laugelli (PD)
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