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Dalla Lega il primo progetto normativo di flexicurity regionale

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 17 Febbraio 2012 alle 14:43 | 0 commenti

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Gruppo Consiliare Lega Nord Veneto - Il Gruppo consiliare leghista ha presentato oggi una proposta di legge per attuare il cosiddetto "Contratto regionale di Attività" a favore dei lavoratori residenti in Veneto. Spiega il capogruppo Federico Caner, durante una conferenza stampa cui hanno partecipato anche i consiglieri Cristiano Corazzari, Giovanni Furlanetto e Gianpiero Possamai «Si tratta di uno strumento legislativo che, attraverso specifiche politiche attive, intende rendere più accessibile e meno precario il mondo dell'occupazione, tutelando il lavoratore e venendo incontro alle esigenze di flessibilità richieste dal mercato e dall'impresa. Nel concreto si tratta di un contratto plurilaterale di durata triennale, che si forma con l'accordo delle parti (Regione, Enti e Istituzioni erogatori delle prestazioni) e con l'adesione dei singoli interessati».

Destinatari della proposta sono i lavoratori subordinati dipendenti da imprese con prevalente produzione nel territorio regionale, gli autonomi economicamente dipendenti, i collaboratori a progetto delle imprese che svolgono la loro attività produttiva prevalente nell'ambito territoriale della Regione Veneto, i soggetti in cerca di prima occupazione residenti in Veneto, i lavoratori espulsi dal processo produttivo a seguito di licenziamento collettivo, i disoccupati di lungo periodo, coloro che si trovano in situazione di svantaggio nel mercato del lavoro così come individuati dal POR Regione Veneto 2007/2013 (es. lavoratori iscritti nelle liste di collocamento, lavoratori in lista di mobilità, nuclei familiari monogenitoriali con figli a carico).

Caner motiva l'urgenza e l'importanza di tale strumento legislativo, che realizza uno specifico punto del Piano programmatico per il Governo della Regione, riferendosi alla crisi e ai dati emersi da una recente indagine SWG per conto di Plancia© (strumento di management politico di cui si è dotato il Gruppo Lega) sulla percezione del mercato del lavoro (si vedano le slides allegate): «Nonostante in Veneto l'analisi dei tassi di occupazione e disoccupazione sia abbastanza positiva, la tendenza per il prossimo periodo è quella di un trend peggiorativo, sia per quanto riguarda l'occupazione giovanile, sia per la tipologia di assunzioni e il precariato (soprattutto per i giovani), sia per i licenziamenti, ancora piuttosto numerosi in Veneto. Questa tendenza al peggioramento è peraltro avvalorata dalla percezione dei cittadini veneti, i quali vedono a dicembre 2011 un mercato del lavoro più chiuso, instabile e difficile da penetrare rispetto a soli sei mesi prima (luglio 2011). Il 67,6% dei cittadini percepisce una reale difficoltà a penetrare il mercato occupazionale, e in particolare, ben 50 veneti su 100 hanno una elevata paura di perdere il proprio posto di lavoro, il che mette in luce un mercato incapace di garantire stabilità. In questo senso il ‘Contratto regionale di attività' rappresenta una misura concreta per superare le attuali forme di discriminazione tra lavori protetti e lavori precari, con l'auspicio che allo stesso tempo si possa arrivare a una sana forma di federalismo contrattuale che permetta in futuro di commisurare gli stipendi dei lavoratori al costo della vita nella nostra Regione».

Il prorettore dell'Università Ca' Foscari Adalberto Perulli, che ha redatto con il gruppo consiliare Lega Nord il progetto di legge sul ‘Contratto regionale di Attività', sottolinea gli elementi innovativi di questo strumento legislativo: «Si tratta della prima esperienza di flexicurity regionale: una messa in rete dei dispositivi di sicurezza sul mercato del lavoro a livello veneto per lavoratori subordinati, parasubordinati e disoccupati espulsi da aziende, grazie ad un contratto (o accordo) tra Regione ed enti e istituzioni fornitori di servizi. In questo modo il lavoratore non si sente ‘abbandonato', in quanto inserito in una cornice contrattuale di cui la Regione è garante. Tuttavia essendo un contratto per adesione, il soggetto che vi partecipa ha degli obblighi».

«Proprio attraverso questo accordo - continua Federico Caner - saranno erogate ai singoli destinatari prestazioni di carattere economico, formativo e occupazionale. I soggetti interessati potranno beneficiare di azioni dirette al sostegno del reddito (per una durata massima di 12 mesi e per un importo massimo di 600 euro mensili); dell'offerta di corsi di aggiornamento e riqualificazione professionale, con una successiva attività di selezione al fine di un replacement verso imprese interessate ad assorbire nuova manodopera; dell'offerta di contratti di lavoro subordinato o autonomo con enti e istituzioni o soggetti da questi individuati; di incentivi economici alle imprese per l'inserimento nei contratti di collaborazione coordinata e continuativa, anche a progetto, di clausole di durata minima di 3 anni senza diritto di recesso; e infine di garanzie economiche concesse una tantum e rivolte ai lavoratori in possesso di contratto di collaborazione coordinata continuativa a progetto. Tali prestazioni - spiega ancora Caner - saranno erogate attraverso l'istituzione di un bando regionale che accoglierà l'adesione dei singoli al contratto di attività (nei limiti delle risorse disponibili) e attiverà di conseguenza la fornitura dei servizi in relazione alle necessità dei richiedenti: per esempio, se si tratta di formazione, saranno forniti voucher, assegni formativi etc.; se si tratta di sostegno al reddito saranno assicurate erogazioni economiche; nel caso di placement, invece, saranno messe in pratica attività di accompagnamento al lavoro e quant'altro».


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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