Dal Molin, nulla da festeggiare
Lunedi 5 Luglio 2010 alle 18:08 | non commentabile
Comitato Vicenza Est - Il sindaco di Vicenza Achille Variati annuncia in televisione e sulla stampa con grande enfasi e soddisfazione che, dopo il viale della Pace (situato di fronte alla base militare USA Ederle) e il villaggio della Pace (area residenziale dei militari USA) il Governo Berlusconi, per ribadire il concetto, vorrebbe istituire in città anche il Parco della Pace, proprio vicino alla nuova enorme base in costruzione, il Dal Molin.
Soddisfatti, anzi molto soddisfatti, i Comitati del No/Presidio permanente (che appoggiano il sindaco) e quelli del Sì alla base militare Dal Molin (dalla parte del Governo). La Caserma Ederle intanto riapre le porte ai visitatori e festeggia il 4 luglio. Il Presidio prepara un concerto.
La parola che ricorre più spesso sulla bocca del sindaco Variati e di altri politici è da giorni riconciliazione, bisogno di riconciliazione (che può essere letto più chiaramente: i lavori proseguono rapidi e indisturbati, arrivano nuove truppe per fare la guerra a cui noi non ci siamo mai opposti, nessuno si azzardi a contestare, se stiamo buoni ci danno anche un parco cittadino, questa è la democrazia, anzi di più, diremo che è una grande vittoria della democrazia e della partecipazione).
Infatti, questo è stato detto. Nessuna parola sulle vere finalità del progetto di occupazione militare, che vede partecipi e complici le istituzioni ai vari livelli: guerre ai poveri, distruzione sistematica dell'ambiente, occupazione militare crescente del territorio.
Si parla pertanto apertamente, dopo tanti doppi giochi e finte opposizioni, di compensazioni ottenute nella trattativa, tra cui una tangenziale, utile proprio, guarda caso, a unire la base 1 e la base 2 di Vicenza, la Caserma Ederle e l'area militare in costruzione Dal Molin.
Compensazione o piuttosto integrazione al progetto di città militare?
Anche il parco della Pace, se si farà , è in questo contesto torbido e diseducativo, funzionale alla retorica di guerra e alla militarizzazione. Un parco della Pace attaccato a una base di guerra? Perché il Governo e il sindaco insieme lo vogliono se non per coprire oggi e domani le attività delle basi militari?
Va detto che non è la prima volta, anzi, che i sostenitori attivi delle guerre e delle basi militari usano il termine pace per perpetrare ingiustizie enormi ed giustificare massacri e devastazioni. Accade continuamente purtroppo, fa parte di una strategia di controllo e disinformazione ben studiata.
Lo hanno fatto nel tempo dittature e regimi e lo fanno oggi i paesi della NATO per giustificare le guerre in Medio Oriente e i progetti di controllo militare dell'Africa ....
Noi non approviamo questa superficialità e siamo contrari a questi tentativi di falsificare la realtà e ridurre tutto, è proprio il caso di dirlo, al proprio giardino. La nuova grande base militare Dal Molin è in costruzione, fa spavento solo a vederla da lontano e non c'è nulla da festeggiare di fronte all'invasione di soldati che si prospetta.
Non vi fate ingannare dal governo, dal sindaco e dai militari che stanno agendo insieme per coprire la realtà : le guerre e le occupazioni continuano drammaticamente, i fatti sono questi.
La città di Vicenza ha una base militare in più che si aggiunge alla Ederle, alla Gendarmeria Europea e al COESPU, al sito Pluto e a molte altre strutture collegate fra loro.
Non chiudiamo gli occhi, alziamo la testa e lottiamo insieme !