Dal Molin, Albera: Variati pretenda convocazione tavolo tecnico
Venerdi 14 Gennaio 2011 alle 23:52 | non commentabile
Coordinamento dei Comitati cittadini di Vicenza - Da notizie di stampa, veniamo a sapere che il Sindaco ha rivolto un invito al Commissario Costa per un secondo incontro del tavolo tecnico sul Dal Molin. Vogliamo ricordare che la delibera DGR n.4231 del 18-12-2007 che approvava la V.Inc.A. prevedeva controlli 1)con frequenza trimestrale e 2)rigorosamente scientifici(prescrizioni).
Sul primo punto ci risulta che il tavolo tecnico si è incontrato una sola volta il 25/02/2010 (quasi un anno fa): quindi il Sindaco deve pretendere la convocazione. Sul secondo punto deve essere chiaro che la necessità di controlli non è una ‘concessione' alla città : è prevista dalla normativa, tanto più necessaria con la negazione, per Ragioni di Stato, della VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) ed il precario equilibrio idrogeologico dell'area, sulla quale si sta costruendo non dimentichiamo un'imponente Base, 800.000 metri cubi, con l'infissione di ben 3.798 pali per "fondare le costruzioni'.
Ci pare che i controlli stiano procedendo in modo troppo superficiale e contraddittorio.
Dove sono i dati dei controlli trimestrali ed il monitoraggio del cantiere con cadenza mensile previsto negli accordi Costa-Variati con la presenza dei Comuni(Vicenza-Caldogno), Provincia, Regione, altri Enti e , con i referenti-americani? Tutto è stato disatteso in primis da Costa, per cui quanto prima, va ristabilita la legalità e la trasparenza.
Va detto inoltre che l'Ente Regionale preposto a tali controlli, risulta occuparsi di pianificazione nonchè di controllo dei parchi, per cui sembra poco competente nel campo idrogeologico(peraltro ammesso). Sintetizziamo alcuni punti, che saranno approfonditi nella nota che invieremo al Tavolo-Tecnico e che si potranno leggere in modo più dettagliato sul ns.sito www.coordinamentocomitati.it
A) I dati del monitoraggio hanno presentato in ogni caso, delle anomalie(in alcuni piezometri) riguardo la presenza del cloruro di vinile e del dicloropropano (che superano i limiti).
Fa specie la posizione (dislocazione) e la forma dei piezometri utilizzati, che sono nel ns. caso, tubi ciechi nei primi due metri e che vanno in profondità solo fino a 7 metri ; è impossibile quindi comparare le acque della I falda con quelle in corrispondenza dei circa 20 metri, dove arrivano i pali battuti tronco conici. Bisognerebbe poi riattivare alcuni dei 18 piezometri della parte Est. Ci vorrebbero dunque più piezometri, meglio posizionati e più funzionali.
B) Serve conoscere le linee isofreatiche e i livelli stratigrafici del sottosuolo per conoscere la direzione del deflusso e la profondità della falda.
C) Il deflusso delle acque viene rallentato dalla selva di pali 3798 che comprimono il terreno e che finiscono per sottrarre volumi alla falda. E' oggettivo che si crea in questo modo un innalzamento della falda di circa 30 cm. centimetri.
D) Lo scarico emerso anche da sopralluogo con Provincia, presenta caratteristiche che devono essere...verificate.. Le analisi più in generale, dovrebbero essere commissionate da Enti terzi non da chi è direttamente interessato alla costruzione(CMC).
E) La "caratterizzazione"del terreno e' stata fatta in maniera forse poco rigorosa; si tratta di un area (quella del precedente insediamento)sulla quale potevano essere stati usati nel recente passato carburanti, grassi, olii. Secondo la legge 152/2006 testo unico dell'ambiente, andavano assolutamente fatte varie analisi preventive del terreno in questione.
F) Cumuli di terra che restano a margine del cantiere presentano dei rischi (anche per i motivi sopra-citati)per cui, è necessario sapere come e quando verranno smaltiti.
G) Conferme sui consumi i cui dati rimangono discordanti anche rispetto a quanto riportato nella V.Inc.A. dove il consumo variava da 15 - 50 l /sec al gg. mentre recentemente si parlava di contratto con AIM di 500-700 metricubi che corrisponderebbero ad un limite massimo da 5 - 8
l / sec.; all' oggi si parla invece di un contratto da 500 metri cubi al gg. pari a 5,79 l / sec. che crediamo sia poco attendibile proprio rispetto a quanto era stato a suo tempo calcolato e richiesto ad AIM (il solito balletto delle cifre). Bisognerebbe pretendere la documentazione precisa USA-Comune-Aim per meglio chiarire poiché inciderà fortemente sul dimensionamento delle fognature.
La chiusura già decisa dei pozzi artesiani all'interno della nuova base, va verificata.
Sarebbe infine utile che ci venissero forniti dei dati certi, che i canali di informazione potessero raggiungere tutti(pubblici)e, soprattutto, che i vari Enti competenti nel territorio potessero eseguire dei sopralluoghi, ARPAV compresa. Credo sia nostro diritto conoscere esattamente questi dati e, dovere delle istituzioni garantire il rispetto e l'applicazione della legge. Ecco perché riteniamo che ogni azione che va nella direzione di riaffermare i principi di salvaguardia del territorio e, della tutela dell'ambiente più in generale, va sostenuta ed incoraggiata.