Dal Lago e Lega: un destino comune, per adesso
Lunedi 10 Giugno 2013 alle 20:41 | 0 commenti
Ieri il segretario federale Roberto Maroni ha risposto, durante l’intervista condotta da Maria Latella su SkyTg24, alle stoccate rivoltegli dal fondatore del Carroccio Umberto Bossi dalle pagine de La Repubblica dove lo ha accusato, tra le altre cose, di sfaldare il partito a suon di espulsioni. Oggi la Lega Nord capitanata da Giancarlo Gentilini perde al ballottaggio nella città di Treviso.
Non a caso definita la roccaforte leghista, considerato che il governo della città è stato amministrato per vent’anni da sindaci “padaniâ€. Due settimane fa Manuela Dal Lago, candidata a sindaco con una lista civica, perdeva al primo turno contro Achille Variati fermandosi attorno al trenta per cento. Mentre la Lega Nord—Liga Veneto racimolava poco più dei voti necessari per la soglia di sbarramento che consente di avere un consigliere comunale. “È un momento difficile. Bisognerà trovare il modo di ricominciare. Come ha detto Gentilini poco fa: è finita un’eraâ€, afferma Manuela Dal Lago – contattata telefonicamente da VicenzaPiù - guardando la situazione della Lega Nord a Treviso. Ma sul come e quando ricominciare l’ex presidente della Provincia non proferisce parola. “Non ho seguito direttamente la vicenda†e “nessun commento†(più volte ripetuto) è quanto le si riesce a scucire sull’acceso botta e risposta tra l’attuale leader e il padre-padrone del partito in cui Dal Lago milita dagli anni novanta. Difficile che la lady di ferro non abbia seguito il dibattito a distanza di cui i media nazionali hanno riportato ampiamente i contenuti. Facile, o meglio probabile, che la volontà della ex triumvira leghista sia quella di smarcarsi il più possibile da un partito in discesa libera, dal quale anche durante la campagna elettorale a Vicenza si è tenuta ad una distanza di sicurezza. Unica eccezione sono state le passerelle mediatiche d’obbligo con il sindaco di Verona Flavio Tosi, con il quale è noto come non corra buon sangue. E anche sulle ostilità venete tra i sostenitori di Tosi e quelli di Zaia, che rendono la base del partito ancora più in fibrillazione, l’attuale consigliera vicentina non ha mai preso una posizione netta. Una parabola discendente, quella della Lega, di cui non è ancora possibile prevedere gli esiti sebbene i segnali siano tutt’altro che positivi e da cui Manuela Dal Lago si è allontanata progressivamente, ma forse non abbastanza. Perché visti gli esiti inattesi delle elezioni amministrative vicentine di fine maggio è arrivata, eccome, l’onda d’urto del tracollo del partito di cui è ancora parte... Per adesso.
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