Quotidiano | Categorie: Libri

Dal dopoguerra ad oggi: le vicende di Caldogno in un libro di Gianfranco Toniolo

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 7 Dicembre 2010 alle 10:50 | non commentabile

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Comune di Caldogno - Il volume intitolato "La nostra Caldogno" sarà presentato martedì 14 dicembre alle 20.30 al Teatro Gioia

Documenti, scritti, testimonianze fotografiche e articoli apparsi sulla stampa locale dal dopoguerra ad oggi. Sono le pagine che compongono "La nostra Caldogno", il volume edito dal Comune di Caldogno e curato dal professor Gianfranco Toniolo, appassionato e pubblicista delle vicende vissute dalla comunità calidonense e corrispondente de "Il Giornale di Vicenza" per molti anni.

La raccolta sarà presentata al pubblico martedì 14 dicembre, alle 20.30 al Teatro Gioia, all'interno del Centro Comunitario Parrocchiale di Caldogno (via Pagello, 6).
"La nostra Caldogno" racchiude note di costume, testi che raccontano fatti piacevoli, ma anche drammatici. In ciascuna pagina un brano di storia richiama la vita pubblica della comunità calidonense e le diverse opere di utilità collettiva che hanno contribuito a trasformare Caldogno, Rettorgole e Cresole in grossi centri popolati da persone volenterose e ricchi di moderne strutture che sanno offrire i migliori servizi per i cittadini. Nel libro non mancano poi i riferimenti ai cittadini illustri che hanno fatto di Caldogno un paese di eccezionale notorietà: da Marino Fontana, campione italiano di ciclismo su strada, a Roberto Baggio, il più grande calciatore degli ultimi decenni. «Abbiamo deciso di sostenere la realizzazione di questa raccolta - spiega il sindaco di Caldogno Marcello Vezzaro - perché ripercorre la storia, i fatti concreti ed i cambiamenti che hanno attraversato il nostro territorio. Ma non solo per questo, è un'iniziativa importante anche perchè dedica uno sguardo particolare ai 12 Sindaci, accompagnati negli anni da più di 160 consiglieri, che hanno guidato il Comune dal dopoguerra ad oggi. Mi piacerebbe che tutta la popolazione partecipasse numerosa alla serata di presentazione del volume per ripercorrere insieme il nostro passato ed il presente attraverso tante emozioni e tanti ricordi».
A tutti coloro che hanno ricoperto il ruolo di amministratore nei vari anni, il Sindaco Marcello Vezzaro consegnerà una copia del libro, in ricordo del lavoro fatto e come simbolo di riconoscenza per il contributo offerto direttamente al Comune.






Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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