Dal carcere come discarica sociale al carcere come istituto di cultura, il 27 al Bocciodromo
Martedi 25 Ottobre 2011 alle 00:40 | 0 commenti
Bocciodromo di Vicenza - Incontri in video-presenza. Presentazione a cura di Patricia Zanco con contributi video prodotti dai detenuti attori del carcere di Volterra. Intervento di Roberto Cuppone, regista e storico del teatro. Letture dal carcere, lettere e contributi da dentro le carceri, finale a sorpresa
Incontro sul teatro nel carcere di Volterra, con video e materiali della Compagnia della Fortezza, in occasione della sua presenza al Laboratorio Olimpico di Vicenza con lo spettacolo "Hamlice. Saggio sulla fine di una civiltà ".
Prima di vedere lo spettacolo in anteprima e durante le prove per il riallestimento del loro lavoro al Teatro Olimpico, la Compagnia della Fortezza ci porterà dentro il senso del fare teatro in carcere, attraverso le ragioni che in più di vent'anni hanno accompagnato il suo lavoro.
"Il carcere di Volterra l'abbiamo fatto diventare, grazie al teatro, un Istituto di cultura, quindi dovrebbe diventare un Teatro Stabile. La Compagnia composta dai detenuti-attori, è la storia di un'utopia realizzata che ha dimostrato, in più di vent'anni di teatro in carcere, che è possibile sovvertire totalmente un luogo che è negazione e privazione per sua natura."
E' parlare della polis, del senso di comunità e della possibilità , con il teatro, di agire su di essa attraverso gli strumenti che gli sono propri, dalla rappresentazione all'analisi, dalla critica alla tradformazione. Il teatro è una delle forme umane più potenti. Non vuole essere una rassegna di spettacoli ma un percorso dove teatro e dibattito si intrecciano costruendo spazio pubblico. Dalla visione che si può avere da dietro le sbarre di una prigione, dagli sguardi di cittadini colpiti dalle grandi opere create dalla premeditazione politico/economica, al combattere una battaglia quotidiana con l'HIV; questa è la prospettiva che cercheremo di dare, un punto di vista per riflettere e per non rassegnarci all'esistente. Sopratutto vogliamo illuminare luoghi che sono nascosti e renderli vivi e attraversati.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.