Dal Canto, Vicenza scelta di cuore: "Darò alla squadra il mio carattere"
Lunedi 28 Gennaio 2013 alle 18:14 | 0 commenti
In punta di piedi e pronto a metterci il cuore. Alessandro Dal Canto evita presentazioni in pompa magna. Non è un eroe, ma un contenitore di motivazioni da trasferire al gruppo. La scienza la lascia ad altri. L'erede di Roberto Breda lavorerà sulla scia del tecnico trevigiano - "Mi pare ci siano le condizioni per giocare con 4-3-3, modulo che ho già utilizzato a Padova" - e cercherà di operare soprattutto sul piano mentale.
 "Porto in dote entusiasmo e legame di cuore con questa piazza. Non serve scervellarsi per trovare chissà qualche alchimia tattica, spero solo che la squadra possa rispecchiare nel minor tempo possibile il mio carattere". Umile però determinato, giovane ma con idee chiare e pratiche: "In campo ci vanno i giocatori. Un allenatore può dare le direttive, ma i calciatori sono gli esecutori finali ed i risultati dipendono soprattutto da loro". Non ancora quarantenne, Dal Canto è legato alle vecchie scuole di pensiero secondo le quali un allenatore deve caricare, allenare la mente ed adattarsi alle caratteristiche del gruppo: non il contrario, come molti tra i tecnici emergenti pensano. Il problema del Vicenza non è l'assetto, non è la qualità degli interpreti, non è la condizione atletica: è tutto nella testa, che spesso s'inceppa alle prime difficoltà . "Breda ha fatto un buon lavoro, la squadra mi sembra in buono stato di forma e sul piano prestazionale raramente ha peccato. La scossa deve essere emotiva e per questo voglio capire bene qual è la situazione all'interno dello spogliatoio, dialogare con tutti per poter tirar fuori il meglio. Quest'organico può e deve dare di più". La situazione è molto più complicata rispetto a Padova, quando fu promosso dalla Primavera ed andò ad un passo dalla promozione in serie A: "Avevo a disposizione un grande gruppo. Non che questo non lo sia, ma lì la situazione era diversa e gli obiettivi erano diversi". Il Vicenza gli ha chiesto la salvezza. Da quella dipende pure il futuro di Dal Canto, per il quale scatterà il rinnovo automatico in caso di permanenza in serie B: "Non voglio sentir parlare di miracoli. La classifica preoccupa, ma ci sono le qualità per poter riemergere". E l'opera d'assestamento continuerà fino alla chiusura del mercato: "Non voglio che si spenda tanto per farlo. Occorrono giocatori molto utili alla causa". Cristallini soddisferà le esigenze di Dal Canto, partendo dal portiere. Il dt biancorosso, unico rappresentante della società a prendere parola in conferenza stampa, promette ulteriori rinforzi e poi elogia il nuovo allenatore biancorosso: "La stima per Breda era ed è tantissima, ma in questo momento delicato avevamo bisogno di una scossa, sul piano strettamente motivazionale. Dal Canto è l'uomo giusto per le nostre esigenze: è un uomo di polso, la sua energia sarà di grande aiuto e riuscirà a trasferire il suo carattere a tutta la squadra". Lo stesso carattere con il quale il tecnico di Castelfranco Veneto ha risposto presente alla convocazione di domenica sera: "La trattativa si è chiusa in maniera rapida e questo è un aspetto da non sottovalutare. Abbiamo bisogno di una guida molto motivata. Novellino - lancia la frecciata Cristallini - ci aveva chiesto due ore di tempo, ma poi se n'è prese quattro".
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