Dal 19 il processo per le vittime della Marlane Marzotto, Langella: a Vicenza silenzio mortale
Giovedi 14 Aprile 2011 alle 19:55 | 0 commenti
Non possiamo che esprimere adesione a quanto scrive Giorgio Langella.
La redazione di VicenzaPiù e di VicenzaPiu.com
Giorgio Langella, PdCI, FdS Vicenza - Il comune di Praia a Mare, la provincia di Cosenza e la regione Calabria si sono costituite parte civile nel processo ai dirigenti della Marlane, della ex Lanerossi e della Marzotto che inizierà il prossimo 19 aprile a Paola. Questa è una chiara e positiva presa di posizione da parte delle istituzioni calabresi.
Il processo dovrà stabilire le responsabilità per la morte di decine di lavoratori (omicidio colposo plurimo), per i danni arrecati ad altre decine che hanno contratto gravissime malattie (lesioni colpose) e per l'inquinamento del territorio nel quale sorgeva lo stabilimento tessile (disastro ambientale).
Fatti gravissimi per un processo importante che dovrebbe avere il giusto risalto. Purtroppo non è così.
Da quasi due anni come comunisti di Vicenza abbiamo promosso una campagna di informazione su questa vicenda. Ci sembrava che, la nostra provincia, dovesse essere coinvolta direttamente. Gli indagati di due anni fa sono diventati gli imputati di oggi. Sono persone molto conosciute nel vicentino. Manager, dirigenti e imprenditori della Lanerossi e della Marzotto. Abbiamo tentato di coinvolgere i mezzi di informazione, le forze politiche, sociali e sindacali vicentine. Abbiamo organizzato iniziative pubbliche, distribuito volantini, fatto appelli. Solo "VicenzaPiù" ha pubblicato con testardaggine tutti i documenti che venivano in suo possesso. Di questo gliene siamo grati. Per quanto riguarda gli altri giornali locali solo qualche sporadico articolo. Evidentemente non si è ritenuto opportuno approfondire il problema. Evidentemente non si è ritenuta degna di interesse la tragedia che si è protratta per troppi anni in una fabbrica controllata e di proprietà di grandi aziende vicentine.
Ma quello che imbarazza di più è la solitudine nella quale ci siamo trovati ad operare. Nessuna forza politica o sindacale di Vicenza ha sentito il dovere di fare dichiarazioni e di prendere posizione. Nessuna amministrazione (il comune di Schio, quello di Valdagno, la provincia di Vicenza) ha ritenuto di informarsi e informare l'opinione pubblica. Nessuno ha detto qualcosa ad alta voce.
Nonostante che forze sindacali nazionali si siano costituite parte civile, localmente a Vicenza il silenzio è stato unanime.
Tra meno di cinque giorni inizierà il processo al tribunale di Paola. Noi speriamo che la verità trionfi e che i lavoratori e le famiglie di Praia a Mare possano avere finalmente quella giustizia che inseguono da ben oltre 10 anni. Se la raggiungeranno sarà per la loro testardaggine, per la difficile lotta che hanno portato avanti assieme pochi altri (i comunisti di Vicenza sono tra questi) spesso considerati "vecchi utopisti" solo perché lottano per i diritti e la verità . Se ci sarà giustizia non sarà certo grazie al silenzio delle forze politiche e sindacali vicentine, né a quello di tanti mezzi di informazione del nostro territorio. Fosse stato per loro della Marlane di Praia a Mare non si saprebbe nulla.
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