Dai faraoni ai fanfaroni: l'evoluzione del Potere vista da un democratico
Venerdi 26 Ottobre 2012 alle 14:26 | 2 commenti
Riceviamo da Lucio Zaltron, coordinatore circolo Partito Democratico Vicenza 3, e pubblichiamo
Anch'io, come qualsiasi altro italiano medio, non posso evitare il piacere di ascoltare-vedere ciò che i mass-media ci propongono quotidianamente e come qualsiasi altro italiano medio raccolgo le verità proposte-imposte.
La spettacolarizzazione mediatica è una assoluta necessità che il mercato impone; ne consegue l'esigenza di individuare dei personaggi che, al pari di qualsiasi altro prodotto commerciale, abbiano la capacità di attirare un consenso più ampio possibile per la "vendita" delle loro proposte.
Ma è giusto non porre dei limiti al fine di evitare conseguenze negative sui valori che una società civile dovrebbe avere ?
Credo per esempio sull'assoluto rispetto della Politica in quanto luogo dove si esercita la tutela del bene comune. L'attuale negativo giudizio generalizzato deve essere quindi ricondotto solo nella giusta e severa colpevolizzazione di chi sbaglia !
Ma attenzione anche a chi fa gioco della sua abile astuzia per far credere verità mascherate da promesse irrealizzabili al solo fine di ottenere quel consenso necessario a soddisfare un mai sazio appetito di narcisistico potere.
Non due volti ma una sola faccia doppia la cui immagine muta in funzione della richiesta dello spettatore !
Ognuno quindi al suo naturale ruolo... gli show man, comici, attori, veline e lenoni vari al loro posto solo per condurre e raccontare piacevoli intrattenimenti.
La Politica è una cosa seria dove la conoscenza e la competenza sono aspetti imprescindibili, dove l'elusione non deve trovare spazio nella sua comunicazione, dove la passione e dedizione sono ingredienti di una laica missione di ricerca del bene comune.
Per evitare di ripetere errori del passato in cui la nostra comunità ha pagato troppe volte anche per l' incapacità di distinguere "il giusto" in nome di facili deleghe farcite da populisti proclami.
La partecipazione attiva è oggi una necessità inderogabile al pari di una prescrizione medica il cui fine sia quindi non solo il benessere fisico ma anche un ancora recuperabile benessere sociale della nostra comunitÃ
Mi sembrava chiaro che il mio appello non è una difesa di qualche singolo ma della nostra comunità !
Solo con una attiva partecipazione è possibile un cambiamento... sia a destra che a sinistra .
Cordialmente,
Lucio Zaltron
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