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Riceviamo da Italo Francesco Baldo
E pubblichiamo"Dacci oggi il nostro candidato sindaco quotidiano", recita ogni mattina l'attuale reggitore delle sorti del Comune di Vicenza, memore di ben altra e più importante preghiera. In questo modo egli si sente garantito dalla dispersione dei voti dei suoi avversari veri e degli avversari  ... di comodo o di protagonismo individuale. Infatti, ogni giorno qualcuno o qualcuna si propone come Sindaco di Vicenza, avendo raggiunto la migliore delle possibili soluzioni politiche per la città.

Non hanno letto Candide di Voltaire. Un ottimismo che non guarda alle realtà, ai problemi, ai bisogni della città prima di tutto, ma al proprio pensiero, magari inventato e con la non tanto segreta istanza che i voti che riuscirà a raggranellare, serviranno per una contrattazione se vi fosse, come pare probabile, il ballottaggio. La tendenza della politica è quella della più grande serietà, non esibita, ma controllabile e che deve essere capace di riunione le acque, i voti, in un unico bacino, senza variazioni/deviazioni.
Giocare con la moltitudine dei candidati non giova alla politica, quando essa deve essere buona ed efficace amministrazione,scevra dagli ideologismi che hanno caratterizzato la Giunta Variati e da operazioni che non hanno la chiarezza della loro esecuzione. Non basta esibire ogni giorno quel poco che viene fatto, assomiglia alla propaganda di regime.
Vicenza abbisogna di una prospettiva alternativa a questa Giunta, precisa e ben costruita, coloro che intendono essere candidati, facciamo almeno prima un breve sondaggio tra le loro conoscenze, non parenti o amici, e valutino se possano almeno illudersi di avvicinarsi all'obiettivo.
E' tempo di intelligenza della politica, non dell'esibizione individualistica, che certo a Vicenza va di moda, ma non è né politica ne amministrazione.