Da Regione apertura su case di riposo, ma pochi soldi per affido minori
Giovedi 3 Febbraio 2011 alle 18:57 | 0 commenti
Anciveneto -  Il confronto con gli assessori Sernagiotto, Ciambetti e Giorgetti è stato ritenuto soddisfacente per Anciveneto, che avrà 2 delegati nell'osservatorio Regionale per il sociale. Restano i nodi critici della sicurezza e delle somme ancora esigue destinate agli affidi di minori.
Sostanziale soddisfazione per l'Anciveneto all'incontro di oggi a Venezia, nella sede del Consiglio Regionale. L'assessore regionale al sociale Remo Sernagiotto e quello al bilancio Roberto Ciambetti hanno accolto buona parte delle richieste dell'Associazione dei Comuni Veneti. Una è relativa alla proroga di almeno un anno della legge regionale 22/2002, relativa alle Rsa (case di riposo). "Abbiamo chiesto che venissero mantenuti i parametri esistenti, cambiarli sarebbe stato troppo oneroso per Comuni e per gli stessi privati" spiega la vicepresidente vicario di Anciveneto, Maria Rita Busetti. Quindi, per una migliore gestione del sociale, è stata garantita la presenza futura di due delegati Anci nell'apposito osservatorio della Regione; a sostenere le tematiche sociali dovrebbero peraltro arrivare in Veneto almeno 18 milioni dal Milleproroghe. Sono stati ritenuti pochi, invece, i 4 milioni destinati dal bilancio regionale all'affido dei minori. "E' una cifra insufficiente, visto che l'affido è deciso dai giudici e i Comuni non possono preventivarlo a bilancio" ha commentato l'altro vicepresidente di Anciveneto, Pierantonio Tomasi. Tomasi parte dal fatto che difficilmente certi ragazzi troppo problematici possono stare in famiglia, ma devono essere inseriti in comunità specifiche, molto più costose per gli enti pubblici. Poi ha lanciato la provocazione: "Tanto vale, a questo punto, che li paghino direttamente le municipalità senza dare i soldi alle Ulss". Un altro nodo da sciogliere sono rimaste le politiche per la sicurezza. "Metà dei proventi delle multe sulle strade, rilevate dai Comuni, vanno all'ente Veneto Strade -continua Tomasi- Di questo 50 per cento, chiedo che almeno la metà venga destinata al finanziamento dei distretti di polizia locale".
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