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Da ottobre parte il Sistri, Confartigianato: ne abbiamo più volte dimostrato l'inefficacia

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 27 Settembre 2013 alle 15:31 | 0 commenti

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Confartigianato Vicenza - Con un decreto legge è stato deciso che dall’1 ottobre un primo, significativo settore di imprese deve cominciare a utilizzare il Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti. E questo nonostante negli ultimi anni le associazioni di categoria, fra le quali la Confartigianato, abbiano evidenziato i molti problemi che il meccanismo comporta alle aziende, autentica dimostrazione di cosa “non” si deve fare per aiutarle.

Il malfunzionamento del sistema informatico, le continue modifiche dei manuali operativi, le indagini della magistratura, le continue proroghe, non hanno però fatto desistere il legislatore.

Le rappresentanze delle imprese più volte e in tutte le maniere possibili hanno tentato di fare presente al Governo, ai parlamentari e al Ministero dell’Ambiente l’inopportunità di insistere sulla strada del Sistri, suggerendo invece la creazione di un nuovo modello per la tracciabilità dei rifiuti (che, non va dimenticato, è comunque imposto dalla normativa comunitaria).

Sono diversi i motivi per cui Confartigianato ha sostenuto, fin dall’inizio, la sua contrarietà all’avvio del Sistri e continua ancora oggi a chiederne l’abrogazione. È un sistema che si basa su dispositivi Usb, quando ormai si opera esclusivamente con password; obbliga all’utilizzo di “black box” inadeguate, onerose, malfunzionanti, fonte di problemi alla batteria dei mezzi; è impossibile formare in tempi brevi tutti i soggetti coinvolti; non è mai stata attuata la promessa semplificazione dello strumento, sia nell’uso che nei contenuti; non hanno giustificazione le sanzioni elevate e i contributi annuali. Ebbene, osserva la Confartigianato vicentina, tutti questi non sono parsi, evidentemente, argomenti convincenti. E aggiunge: “Il Ministero dell’Ambiente, per il semplice fatto che è stato firmato con contratto con chi fornisce il sistema - e perciò, se non lo si rispetta, subentrano costi e penali elevate - ha deciso di proseguire per la sua strada. Quindi il problema non è fare una cosa utile per il Paese, l’ambiente o per le imprese, quanto invece rispettare un contratto che qualcuno ha sottoscritto, senza porsi il problema delle ricadute sul sistema economico.

“Dire che è una vergogna quanto è successo e sta ancora accadendo col Sistri – sottolinea il presidente Agostino Bonomo - è superfluo, ma dover prendere atto che, che nonostante tutto, si intende perseverare nell’errore, è quanto meno scoraggiante. Il Sistri parte intanto per i gestori dei rifiuti, ma Confartigianato continuerà, a sostenere che tale sistema dev’essere al più presto eliminato o, quanto meno, rivisto radicalmente. Nel frattempo non resta che registrare la distanza, sempre più marcata, fra i cittadini imprenditori e chi li dovrebbe rappresentare nelle istituzioni”. 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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