Quotidiano |

Da disoccupati a imprenditori contadini: il ritorno alla terra dà lavoro in Veneto

Di Edoardo Andrein Lunedi 24 Marzo 2014 alle 16:35 | 0 commenti

ArticleImage

Otto disoccupati si “sporcheranno” le mani con la terra avviando una loro attività in cooperativa: un’idea d’impresa nata da un progetto formativo che ha creato un gruppo di lavoro in grado di condurre in modo autonomo una superficie agricola a coltivazione biologica, su terreni resi disponibili da un partner operativo dell’iniziativa.

Il sostegno arriva dall’ex Azienda Agricola “Callegari” per un progetto finanziato dalla Regione Veneto tramite il Fondo Sociale Europeo in collaborazione con la Coldiretti, il Comune di Mogliano e l’Associazione “Nuova Via”.

L’agricoltura, che in Veneto è la seconda economia regionale dopo il turismo, in un momento di crisi come questo, può offrire nuove occasioni d’impresa e di lavoro, anche a chi non si è mai “sporcato” le mani con la terra, percorrendo nuove vie come l’agricoltura sociale.

Oggi, lunedì 24 marzo, sono stati consegnati i diplomi di fine corso agli otto potenziali nuovi imprenditori agricoli, disoccupati in altri settori: presenti (foto) Elena Donazzan, Assessore regionale al Lavoro, Istruzione e Formazione professionale, il Presidente di Coldiretti Veneto Giorgio Piazza e i Sindaci di Mogliano, Giovanni Azzolini, e di Casale sul Sile, Stefano Giuriato.

Gli otto protagonisti hanno iniziato il loro percorso nel mondo dell’agricoltura nel luglio scorso e l’hanno terminato a febbraio, acquisendo competenze spendibili nella creazione di nuova impresa nel primario.

“Prima di tutto - esordisce Donazzan - ringrazio tutti quelli che hanno creduto in questo progetto: la Coldiretti con la quale accentueremo la collaborazione, l’Associazione Nuova Via messa in piedi con lungimiranza dallo scrittore ed esperto di cultura della tradizione rurale Tiziano Spigariol, l’imprenditore Franco Malenotti, il Comune di Mogliano che si è impegnato nella partnership”.

“Siamo i primi in Italia a percorrere questa nuova via di inclusione sociale – prosegue l’assessore veneto - e, visti i primi incoraggianti risultati, proseguiremo su questa strada. E’ particolarmente significativo che questo corso si sia tenuto in una struttura che, dopo l’attività agricola, ha ospitato attività di marchi internazionali della moda come Belstaff e Matcheless, ma è riuscita a non perdere la sua vocazione originaria".

“Questi 8 pionieri di oggi – conclude Donazzan - hanno dimostrato che il ritorno alla terra, la riscoperta di tradizioni e valori fondanti della società veneta, può dare nuovo lavoro e nuove prospettive. Auguro loro il miglior successo nella nuova veste di imprenditori agricoli moderni e consapevoli di avere un futuro importante davanti”.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network