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Dopo l'ennesimo rinvio della chiusura della trattativa con lo svizzero kosovaro Hamdi Mehmeti, portavoce, con uno dei tanti forse con cui dovremmo accompagnare questa breve nota, del discusso miliardario Pacolli, e del camenurn-parmense ex badante in nero della Asl di Parma, Pierre Mbock, spacciato per agente calcistico, cosa possono pensare i tifosi biancorossi lo lasciamo al loro libero abitrio.

Ma dopo i nomi, alla fine non improbabili ma impresentabili, dei quotidiani, precedenti aspiranti acquirenti dati in pasto al mondo dal trio di manager e imprenditori Cassingena -Preto - Cunico, tutti collegati con i vertici del brand Sisa, e che dovrebbero avere quindi abbastanza esperienza da non farsi continuamente infinocchiare dai Massone e dagli Esposito di turno, che idea si sono fatti i tre di se stessi?

E che credibilità si danno per riconquistare quella dei vicentini che dopo gli inni proprio alla vicentinità della proprietà dopo la cacciate dei perfidi nativi di Albione della Enic devono sognare per rivedere rotolare in Prima divisione il pallone biancorosso  l'arrivo di un extracomunitario qualunque (il sindaco a quel punto si preoccuperà di meno per la sicurezza?), che magari parla bene il parmense ma non capisce il dialetto locale? Ragione per cui, ci dice il presidente Tiziano Cunico, titolare dei Byngo dells città e, ci tiene a precisarlo rispetto a Sergio Cassingena, presidente della potente finanziaria Sisa del centro nord. al momento salta una fidejussione che non dovrebbe di certo spaventare nè imprenditori come il trio locale nè tantomeno i finanzieri internazionali che moribbero dalla voglia.

Di fare cosa non si sa nè si può chiederlo all'attuale proprietà che di cognome fa Pannorica e di nome si chiama Fiduciaria ...

Stretto e buio il Cunico...lo in cui si è cacciato l'attuale delegato alla vendita, che abituato a gestire i Byngo dovrebbe far fare bingo al club di via Schio. Bingo o bingo bongo?