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“Cronaca di una passione”, la tre giorni di film e dibattito sul dramma dei suicidi economici è andata in scena a Vicenza

Di Edoardo Andrein Domenica 11 Dicembre 2016 alle 21:52 | 0 commenti

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Un film che diventa occasione per incontrare la gente sul dramma dei suicidi per crisi economica. Si è conclusa oggi, domenica 11 dicembre, la tre giorni di proiezioni al cinema Primavera di Vicenza, del film indipendente "Cronaca di una passione", non distribuito nelle grandi sale e prodotto da una picccola casa cinematografica, Moovioole. Scritto e diretto da Fabrizio Cattani il film racconta il dramma dei suicidi a causa di crisi economica e vessazione fiscale; e sta girando l'Italia (qui il programma) grazie al supporto di associazioni e parrocchie, iniziando proprio dal Veneto, la regione più toccata dai suicidi per la crisi economica.

Per la tappa nel capoluogo berico, segnato dal dramma della crisi della Banca Popolare di Vicenza, è stato organizzato anche un dibattito post visione (nella foto) con il regista Cattani insieme a Don Enrico Pajarin della Caritas Vicentina e Stefano Osti, responsabile di S.t.r.a.d.e., il servizio territoriale accompagnamento nella difficoltà economica, Giampiero Turchi, docente dell’Università di Padova e responsabile scientifico di InOltre, il servizio di consulenza e supporto psicologico della Regione Veneto gestito da Emilia Laugelli.

Tra il 2012 e il 2015 in Italia, 628 persone si sono tolte la vita per cause legate direttamente al deterioramento delle condizioni economiche personali o aziendali. Su un totale di 16,7 milioni di pensionati italiani, quasi 8 milioni percepiscono meno di mille euro mensili e oltre 2 milioni meno di 500 euro. Nello stesso periodo sono state chiuse più di 450.000 aziende di cui 57.000 per fallimento.

Gli ultimi dati del rapporto Istat documentano un Paese con consumi calanti e famiglie impossibilitate a far fronte a costi di cure ed esami diagnostici, pagare le bollette e il riscaldamento, con povertà e rischio di esclusione che riguardano un quarto della popolazione, ai livelli più alti d’Europa. Il rapporto segnala che in Europa oltre alla disoccupazione cresce la precarietà, quella che sino a poco tempo fa era uso edulcorare chiamandola flessibilità.

Di seguito la presentazione del film:

Cronaca di una passione è il coraggioso film di Fabrizio Cattani, interpretato da Vittorio Viviani e da Valeria Ciangottini, dedicato ad una delle maggiori tragedie italiane dei nostri tempi. Dopo Maternity Blues, Fabrizio Cattani torna con un film coraggioso: un lavoro struggente e doloroso, toccante e commovente dedicato ai tanti suicidi di coloro che non hanno retto alla crisi economica. Ispirandosi a fatti di cronaca realmente accaduti Cattani entra con estrema delicatezza e rispetto nel vivo di un dramma quanto mai attuale: in un Paese ferito in profondità dalla crisi economica, la tragedia di chi perde tutto strozzato non da volgari usurai ma da uno Stato sordo ed indifferente, che non ha più alcun moto di comprensione e oramai privo di ogni senso di umanità.

Come nel suo precedente film Cattani racconta senza pregiudizi, in maniera asciutta, essenziale e con rispetto per il dramma che sta raccontando, le conseguenze di folli atti giudiziari e mala burocrazia  che portano gente “semplice” a gesti estremi suggerendo un possibile “concorso di colpa”. Con l’esigenza precisa di lasciare una traccia, un documento di questa epoca di sfacelo per la piccola e media impresa.

Nella logica della testimonianza, portata e raccolta fra la gente, “Cronaca di una passione” e il suo regista compiranno un vero e proprio tour lungo lo Stivale che partirà dall’autunno per arrivare alla primavera, iniziando dal Nord Est, l’area con la più alta percentuale di suicidi legati alla crisi economica nel periodo 2012-2015 per poi proseguire nel resto del paese.

Sinossi:

Giovanni e Anna sono due coniugi sessantenni che per una vita hanno vissuto insieme serenamente e dignitosamente, gestendo con passione la loro trattoria nella cittadina di provincia in cui vivono. Da qualche anno però anche la loro attività risente della grave crisi economica che attanaglia tutto il Paese. Accumulano debiti con lo Stato a causa di una cartella esattoriale che non sanno come saldare. Tirano avanti finché l’Agenzia di riscossione dei tributi decide per loro disponendo il pignoramento forzato della loro casa e la successiva messa all’asta.

Da questo momento per Giovanni e Anna comincia un inesorabile calvario che li porterà alla perdita della loro attività, della loro casa, della loro serena quotidianità ed intimità. Trasferiti in una casa famiglia dai servizi sociali, saranno costretti a vivere in camere separate e in condizioni quasi di degrado. Abbandonati al loro destino e ignorati dalla società nonostante ne facciano parte, i due coniugi, pur avendo la morte nel cuore, faranno di tutto per ricominciare a vivere. Quando la posta in gioco sarà la dignità, sceglieranno una soluzione estrema.


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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