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Croazia nell'UE, Bizzotto: rinunci al nome Prosek del suo vino

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 27 Giugno 2013 alle 12:10 | 0 commenti

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Mara Bizzotto, europarlamentare e vicesegretaria veneta della Lega Nord - "La Croazia rinunci all'utilizzo del nome ‘Prosek’ prima di entrare a far parte dell'Unione Europea: soltanto in questo modo tuteleremo adeguatamente i nostri produttori di Prosecco dall'imitazione croata e, al tempo stesso, eviteremo che i consumatori europei si prendano delle clamorose cantonate".

Questo l’invito che l'Europarlamentare e vicesegretaria veneta della Lega Nord, Mara Bizzotto, ha rivolto al neo Commissario europeo con delega ai consumatori, il croato Neven Mimica, eletto dal Parlamento UE proprio in vista dell’ingresso della Croazia nell’UE.

"Non poteva esserci occasione migliore per mettere alla prova il neo commissario Mimica, che dovrà subito pronunciarsi su un tema che riguarda da vicino sia il suo Paese, la Croazia, sia tutti i consumatori europei - dichiara l’eurodeputata Bizzotto, che sulla questione ha presentato un'interrogazione urgente alla Commissione UE - Dal primo luglio, infatti, la Croazia potrà commercializzare liberamente all'interno dell'UE il suo Prosek (un vino frizzante prodotto in Dalmazia), che giocando sull’assonanza con il nostro Prosecco, rischia di ingannare i cittadini e di creare pesanti danni economici e d'immagine ai nostri produttori".

"Il Prosecco è tutelato a livello comunitario ed internazionale con la Denominazione di Origine Protetta, uno strumento pensato per difendere questo vino simbolo del Made in Italy dal mercato dei falsi e dalle imitazioni degli altri Paesi” – aggiunge l'on. Bizzotto.

“Inoltre, con le sue 350 milioni di bottiglie vendute, il Prosecco muove un giro di affari di circa un miliardo di euro (dati 2012) - sottolinea la Bizzotto - L'Unione Europea ha quindi il dovere di tutelare adeguatamente i circa 8mila produttori di Prosecco dalle imitazioni e dalle brutte copie prodotte all'estero, da qualunque parte esse provengano".

"Invito pertanto il Commissario Mimica a prendere una posizione netta a riguardo - conclude Mara Bizzotto - La Croazia, al momento dell'ingresso nell'UE, deve rinunciare all'utilizzo del nome 'Prosek' per non ingannare i consumatori europei e, soprattutto, per non danneggiare il vero Prosecco, che è quello prodotto nelle nostre terre e che vanta denominazioni DOC ed DOCG".

Leggi tutti gli articoli su: Lega Nord, Mara Bizzotto, Croazia nell'UE, Prosek

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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