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Sandonà al GdV: Non mi riconosco in questa Lega. L'assessore: Mi onoro di farne parte

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 27 Luglio 2011 alle 20:46 | 0 commenti

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Riceviamo dall'assessore provinciale della Lega Nord, Cristiano Sandonà, e pubblichiamo.

In riferimento all'articolo apparso quest'oggi su "Il Giornale di Vicenza" (leggi in fondo)* e relativo alla mia presenza e militanza all'interno della Lega Nord, desidero puntualizzare quanto segue.
Le considerazioni sintetizzate nel titolo "Non mi riconosco più in questa Lega" e riportate nel testo non corrispondono al mio reale pensiero e meno che meno ad una posizione politica nei confronti del Movimento, del quale mi onoro di far parte da sempre.

Volevano essere solo considerazioni per trattare tematiche sociali, un pungolo in un periodo delicato come l'attuale, al fine di implementare quel filo che da sempre ci vede impegnati con le parti più deboli della nostra popolazione e che nella Lega hanno il loro riferimento politico. Da qui l'equivoco di fondo: non si parlava di Lega a 360 gradi ma di iniziative sociali.
Lungi pertanto da me criticare l'operato dei nostri responsabili, anche locali, convinto come sono che in un contesto come quello che stiamo vivendo, di crisi mondiale e aggressione dei mercati nazionali, stiano di contro attuando tutte le azioni necessarie per far fronte alla situazione con grande senso di responsabilità. E ciò anche a fronte di scelte apparentemente impopolari ma coraggiose e importanti se lette in prospettiva futura.
Da leghista della prima ora e convinto attivista di questo Movimento, ho espresso con la foga del militante semplicemente un invito a esaltare nel territorio le nostre radici più vere affinché la gente Vicentina, a cominciare da chi sta pagando al riguardo un costo sociale enorme, possa sapere di poter contare ancora sulla nostra capillare presenza. Non certo perché i segnali che arrivano dal nostro interno siano deboli quanto per la necessità di spiegare meglio anche a livello di base le politiche del Governo e, a cascata, delle amministrazioni periferiche.
Sono nato leghista e sempre tale mi riterrò e da buon soldato, come ho detto, mi batterò sempre perché la causa sia resa chiara a tutti. Mi dispiace per questo malinteso che non rappresenta affatto il mio reale pensiero come chi mi conosce sa bene.

Cristiano Sandonà

 

*Da Il Giornale di Vicenza, di Cristina Giacomuzzo

PROVINCIA/2. L'assessore incontrerà il segretario Busetti. Dall'esito dipenderà la sua permanenza nel partito
«Non mi riconosco più in questa Lega»
Sandonà: «Troppe incongruenze. Se non otterrò risposte, per me si chiude un capitolo»
«Mi sono sempre considerato un buon soldato, un soldato che sa obbedire. Ma non fino alla morte». Cristiano Sandonà, assessore provinciale al bilancio, un passato da sindaco e da leghista della prima ora, annuncia la crisi della sua fede nella bandiera col Sole della Padania. Lo annuncia dopo mesi di mal di pancia, di bocconi amari e mal digeriti. Questa mattina, se tutto filerà come da programmi, sarà il momento dei chiarimenti, del faccia a faccia con il segretario provinciale del Carroccio, Maria Rita Busetti. «E se non arriveranno le risposte che mi convinceranno fino in fondo, per me si chiude un capitolo», dichiara Sandonà, ex vicesindaco di Cogollo del Cengio che a marzo dello scorso anno balzò agli onori della cronaca perché la sua auto finì bruciata per un atto doloso.
«Devo ammettere che il mal di pancia in Lega è abbastanza diffuso - continua Sandonà - ma io penso per me ed è per questo, che dopo un lungo periodo di riflessione. Ho chiesto un faccia a faccia con Busetti». E subito chiarisce: «No, non faccio parte del gruppo di Roberto Grande. Io la Busetti l'ho votata, sia chiaro. Io sono un buon soldato, fedele, ma non kamikaze. Voglio capire la Lega del domani, Voglio capire dove si è e dove si sta andando». Non scende in particolari, in situazioni concrete che possano averlo portato a un passo dal consegnare la tessera. «I panni sporchi si lavano in casa», si limita a rispondere. Ma Sandonà non intende nascondere ancora il suo pensiero. «Troppe volte ho bussato e mai nessuno ha risposto. Sono semplicemente uno dei tanti militanti che in questo momento ha delle forti perplessità sulle scelte politiche della Lega, locali e nazionali».
Peccato che Sandonà sia anche assessore al bilancio. E se dovesse lasciare il Carroccio resterà sempre a fianco di Schneck? «Con il presidente - dice- non ho mai avuto problemi. Ma alla fine sarà lui a dover decidere».

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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