Cristiano Rosini si firma come avvocato con i suoi ma non con la Procura. E l'investigatore Andrea Chilese ridenuncia il comandante della Polizia Locale per "usurpazione di titolo"
Lunedi 10 Aprile 2017 alle 22:38 | 0 commenti
Cristiano Rosini, il Comandante della Polizia Locale di Vicenza, usa ancora il titolo di avvocato quando firma i documenti. Ma, non essendo mai stato iscritto al relativo Ordine, principe del foro non è il comandante già ben noto anche ai telespettatori di Striscia la Notizia per il suo uso "privato" e familiare del permesso Ztl concesso solo per urgenze di servizio, come documentato da VicenzaPiù al sindaco Achille Variati, che si è, però, ben guardato dal mantenere la promessa fatta di riconvocare il consiglio di disciplina che lo aveva "graziato" ipotizzando un permesso di uso libero del permesso. A presentare nuovamente denuncia contro il non avvocato Rosini, dopo la prima che risale al 2012, è Andrea Chilese.
Il titolare dell'agenzia investigativa "Angels" , che ci racconta la "storia" della denuncia bis, tempo fa si rivolge al Comune di Vicenza per richiedere lo stato di famiglia di una persona residente in città e di cui conosce nome, cognome ed età approsimativa
Ricordiamo che per richiedere questo atto "pubblico" oltre la richiesta scritta serve una marca da bollo da 16 euro e 52 centesimi per le spese. L'impiegata dell'anagrafe centrale preposta al rilascio del documento risponde che nella richiesta occorre indicare anche la data di nascita esatta del soggetto per il quale si richiede lo stato famiglia e che questa necessità , anche se non specificata nel modulo di richiesta, è sottointesa.
Chilese chiede di avere motivazioni scritte ma l'addetta al rilascio minaccia di chiamare la Polizia Locale. E poco dopo arriva una pattuglia che, come ha già riferito la stampa locale, prende nota delle due versioni. Questo succede in tarda mattinata ma nel pomeriggio Chilese si ripresenta in Comune e allo sportello c'è un'altra impiegata, diversa da quella trovata poche ore prima, che senza esitazione rilascia il certificato dettando lei stessa la data di nascita da inserire nel documento dopo averla cercata e trovata tramite il compute in dotazione.
A questo punto Chilese si rivolge alla Polizia Locale per avere una copia degli atti sul diniego ricevuto la mattina, ma serve il nullaosta della Procura. E così dalla segreteria del procuratore capo Antonino Capelleri Chilese ottiene il nullaosta e, quindi, può recuperare i documenti richiesti.
E qui arriva, ci racconta, la sua (ri)scoperta: il comandante Cristiano Rosini nel firmare le relazioni interne si attribuisce il titolo di avvocato mentre nelle lettere con cui le trasmetet alla Procura omette, prudentemete e realisticamente, il titolo.
Certo, la laurea in Giurisprudenza c'è e anche la pratica forense, ma nell'albo dell'ordine degli avvocati il suo nome non è mai comparso non avendo completato l'iter necessario ad isxriversi all'ordine degli avvocati. Per questo Chilese lo ha nuovamente denunciato alla stessa Polizia Locale per usurpazione di titolo: "Rosini dovrebbe essere fiero del ruolo che ricopre a Vicenza, se così non è si tolga la divisa e lasci il comando per fare l'avvocato dopo essersi iscritto all'Ordine, però" dice Chilese.
"La denuncia, sporta nel 2012, sembra dimenticata - nota Chilese - visto che non se ne è più parlato. Ma da questa vicenda si evince che Rosini nelle relazioni interne si definisce avvocato, forse per apparire più autorevole ai suoi sottoposti con un semplice titolo e non, soprattutto, con l'esempio di totale correttezza, mentre negli atti da consegnare alla Procura al titolo (giusto) di Comandante non premette quello che non ha".
È una vicenda che andrebbe chiarita al più presto, anche se "i suoi sottoposti non segnalano questa usurpazione di titolo pur contestando ai cittadini, sanzionandoli, anche il non corretto uso dei titoli di... parcheggio".
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