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Cristiani per la pace: Vicenza 4 maggio 2013, ex open day al Dal Molin

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 2 Maggio 2013 alle 08:50 | 0 commenti

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Cristiani per la pace  -  In allegato il programma (abbastanza) completo delle iniziative e la lettera aperta ai cittadini distribuita il 25 aprile 

MATTINO
ore 10 corteo promosso dal Presidio No dal Molin (info su www.nodalmolin.it) partenza dal piazzale della stazione e arrivo a piazza Biade
- parteciperemo con il bandierone per la pace listato a lutto
- lettura della lettera aperta ai cittadini distribuita il 25 aprile

dalle ore 11 - gruppo presenza alla rotatoria viale Ferrarin
- parteciperemo, nella parte finale, con il bandierone per la pace listato a lutto

POMERIGGIO dalle ore 13,30

"Per ogni cosa c'è il suo momento,
il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo.
... c'è un tempo per stracciare e un tempo per cucire,
un tempo per tacere e un tempo per parlare.
Un tempo per amare e un tempo per odiare,
un tempo per la guerra e un tempo per la pace".
Dal libro di Qoelet, cap. 3

Digiuno come resistenza nel segno dell'amore.
Verso la non inaugurazione della base USA Dal Molin
LUOGO: nei pressi del Villaggio USA di Vicenza est in via Leonardo da Vinci (vicino a Buffetti)
PREVISIONI METEO: pioggia debole per tutto il giorno. N.B. Equipaggiarsi in modo adeguato.
LOGISTICA: saranno disponibili gazebo e teli di fortuna. Ognuno si porti una sedia o uno sgabello
MATERIALI UTILI: lettura della nostra newsletter n. 1/2013 (richiedere a [email protected])


PROGRAMMA
ore 13,30 installazioni
- bandierone della pace listato a lutto, croci bianche (antersass), striscione in inglese con frase di M. L King
ore 14,30 - laboratorio: "essere cuore pensante della baracca" (E. Hillesum)
- ricercare un passo d'azione comune: aggiornamenti sull'ex open day del 4 giugno
- focus sui media locali: "Rischio violenza, Del Din resta chiusa" (G.diV.)
- testimonianza ed efficacia: è solo la minaccia della violenza l'unica nostra arma disponibile per cercare di far valere le nostre ragionevoli ragioni?
- focus: il parco delle pocie, ovvero la palude dal Molin, "always closed": zona militarizzata meno "open" della stessa base militare USA,
- sull'antiamericanismo (spunti da Formigoni/Serafin letti al Palazzo delel Opere Sociali in occasione del convegno sui 50 anni della Pacem in Terris)
- preparazione della RE.DI.VI (Revisione di vita) a sette anni dallo scoppio della questione dal Molin: come siamo cambiati?
- brainstorming (tempesta dei cervelli) di slogan su cosa e come comunicare agli statunitensi del villaggio (striscioni in inglese), sit-in nel luogo che ci verrà indicato dalla Questura
- la linea del tempo
ore 16,30 campagna verso la non inaugurazione della base USA Dal Molin
- sono ancora possibili azioni nonviolente ma efficaci con gli statunitensi a Vicenza?
- inaugurazione: quali scenari? Citta blindata? Sono possibili azioni dirette nonviolente?
- verso la non inaugurazione: campagna di raccolta firme per chiedere a tutte le autorità (politiche, amministrative, morali, culturali,...) di non partecipare all'inaugurazione; bandiere della pace listate a lutto, proclamare la giornata dell'inaugurazione giornata di lutto cittadino (proposta dello storico Emilio Franzina); orazione civica di fronte alla statua dell'indipendenza nel piazzale di Monte Berico, di E. Franzina; raccolta fondi per necrologio collettivo sui media locali e nazionali; Vicenza nella lista dei siti sotto osservazione dall'Unesco; ...
ore 18,00 ora di silenzio per la pace
ore 19,00 chiusura

Cristiani per la pace - c/o casa per la pace contrà Porta Nova 2 Vicenza - [email protected]

LETTERA APERTA AI CITTADINI

Anche se " l'open day" del 4 maggio è stato annullato, noi cittadine e cittadini di Vicenza, che nel corso di questi anni abbiamo manifestato la nostra OPPOSIZIONE alla costruzione di una nuova base di guerra, continuiamo a dire il nostro NO alla base partecipando oggi, con le bandiere della pace listate a lutto, alla celebrazione del 25 aprile, per denunciare come a Vicenza e in altre regioni d'Italia, gli statunitensi, che nel 25 aprile del 1945 sono entrati nelle nostre città a fianco dei partigiani e degli alleati, siano progressivamente diventati degli occupanti e come parti significative del territorio della Repubblica vengano sottratte alla sovranità della cittadinanza e acquisite come fossero delle colonie.
Continueremo
a denunciare ogni forma di complicità con le guerre in corso, a manifestare contro ogni tipo di militarizzazione del territorio, a lottare per una città libera dalle basi di guerra, per l'affermazione di una città di pace.
Vogliamo continuare a denunciare con forza
che la costruzione della base statunitense ha sottratto a Vicenza l'ultimo spazio verde, senza che siano state rispettate le direttive europee sui referendum e senza che sia stata attuata la valutazione di impatto ambientale obbligatoria per attuare progetti così invasivi: 700.000 metri quadrati con un edificato pari a 800.000 metri cubi di cemento che ha prodotto una gravissima lesione all'equilibrio idrogeologico della zona.
Vogliamo dire ai militari americani
di esaminare la documentazione relativa all'occlusione e alla distruzione del sistema di drenaggio che dal 1929 permetteva il deflusso delle acque piovane dell'area del Dal Molin e dei territori circostanti; di osservare come, a seguito dei lavori per la costruzione della nuova base militare si siano formati degli acquitrini all'interno dell'area adiacente alla base, divenuta ora un "parco acquatico"; di consultare le famiglie dei residenti che ad ogni temporale devono attivare le pompe per evitare allagamenti di abitazioni che non avevano avuto mai problemi prima che si aprissero i cantieri.
Vogliamo ribadire
che non sono state fornite spiegazioni ai quesiti che a seguito di queste criticità sono stati posti da più parti, comprese le istituzioni.
Vogliamo smascherare
il regime di servitù militare, un vero e proprio regime di occupazione del territorio e una limitazione della cittadinanza, tanto più offensiva quanto più si pretende che venga considerato una risorsa e un'opportunità.

Vicenza, 25 aprile 2013

Beati i costruttori di Pace Coordinamento dei Comitati Cristiani per la Pace
Donne in rete per la Pace Gruppo Emergency di Vicenza Famiglie per la Pace
Femminile plurale Gruppo donne del Presidio "No Dal Molin"
MIR/IFOR Movimento Internazionale della Riconciliazione Movimento Nonviolento
Presidio Permanente "No Dal Molin" Sinistra Ecologia e libertà USB
Vicenza Libera "No Dal Molin" Forum per la Pace di Monticello Conte Otto

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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