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Crisi Tesina Srl, a Sarcedo rischiano il posto in 60: il caso sbarca all'Europarlamento

Di Comunicati Stampa Venerdi 1 Settembre 2017 alle 11:56 | 0 commenti

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La crisi della Tesina srl di Sarcedo (Vicenza), azienda controllata dalla Forall spa titolare dello storico marchio PAL ZILERI che dal 2016 è stata acquisita da una società riconducibile ai reali del Qatar, arriva nelle aule del Parlamento Europeo. Il caso dell'azienda vicentina attiva nel settore tessile che ha annunciato l'esubero di 67 dipendenti entro il prossimo 30 settembre, è stato portato all'attenzione di Bruxelles dall'europarlamentare della Lega Nord Mara Bizzotto, che sull'argomento ha presentato un'interrogazione urgente alla Commissione UE.

"La battaglia per la difesa dei posti di lavoro della Tesina srl deve diventare la battaglia di ciascuno di noi, indipendentemente dal colore politico o ruolo che si ricopre - dichiara l'eurodeputata Bizzotto - Non possiamo permettere che le conseguenze della crisi del settore tessile, tanto importante per l'economia veneta ed italiana, ricadano interamente sulle spalle dei nostri lavoratori e delle loro famiglie".

 

"E' necessario agire subito e ad ogni livello per evitare che il territorio vicentino subisca un'altra grave ferita occupazionale dalle pesanti ripercussioni anche sull'intero indotto, soprattutto se si considera anche la problematica situazione della Forall di Quinto Vicentino" - aggiunge l'on. Bizzotto la quale, esprimendo "la propria vicinanza e solidarietà ai lavoratori della Tesina", ha avanzato alla Commissione UE "la richiesta di attivazione del Fondo Europeo di adeguamento alla Globalizzazione (FEG) e di ogni altro fondo europeo per rendere disponibili, il prima possibile, tutti gli strumenti e le risorse necessarie per sostenere questi lavoratori, in gran parte donne".

 

"Per contrastare il crescente impoverimento del nostro tessuto imprenditoriale, è quanto mai necessario che l'Unione Europea predisponga un'efficace politica di protezione industriale a tutela dei settori più esposti alla concorrenza sleale dei Paesi terzi - conclude Mara Bizzotto - La valorizzazione del MADE IN e la parola 'dazi' non devono più essere un tabù, bensì la risposta concreta che l'Europa deve dare ai nostri imprenditori e ai nostri lavoratori per tutelare la nostra economia dall'invasione di merci low-cost che stanno mettendo in ginocchio l'intero settore tessile".

Leggi tutti gli articoli su: Lega Nord, Mara Bizzotto, Forall, Plazileri

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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