Crisi economica ed occupazione
Mercoledi 2 Dicembre 2009 alle 19:03 | non commentabile
On. Daniela SbrolliniÂ
CRISI ECONOMICA ED OCCUPAZIONALE
Il nostro Paese attraversa da troppi mesi una pesante crisi che sta ormai segnando, in modo intenso e serio, il tessuto produttivo del nord est.
Questa parte del Paese, che risulta essere la più forte e capace di tener testa all'attuale situazione di difficoltà , con il protrarsi della situazione, vede cedere le proprie difese con le relative conseguenze sul prodotto interno e sull'occupazione, attualmente in netto calo. I dati ci segnalano che i posti di lavoro persi in Italia superano il milione, di questi 30 mila nel solo vicentino.
Numerose sono le aziende e le attività produttive che si vedono costrette a chiudere e che trascinano nella fascia di cassa integrazione o di disoccupazione molti operatori che si ritrovano con redditi non sufficienti per affrontare le quotidiane necessità .
A queste realtà dettate dalla crisi profonda, si aggiungono altre situazioni di difficoltà che vanno sotto il nome di delocalizzazioni.
Penso alla Gds di Cornedo Vicentino che delocalizzerà la propria produzione, ricorrendo allo strumento della Cassa Integrazione Straordinaria; alla Stefani di Thiene, che vede 150 persone in cassa integrazione a zero ore e altre 27 a rischio per trasferimenti di reparti a Rimini; a molte altre ditte del territorio vicentino che registrano un incremento di disoccupati e vivono una criticità senza precedenti.
In questo contesto così difficile, e con la Finanziaria che si prepara ad essere discussa alla Camera, l'on. Daniela Sbrollini sta lavorando ad un emendamento da presentare in Aula, per chiedere il ripristino del Fondo Nazionale per la Cassa Integrazione; fondo che, in conseguenza della crisi, è oramai esaurito. E' necessario stanziare nuovi fondi per evitare che i lavoratori e le lavoratrici si trovino privi di un tale strumento, indispensabile per affrontare la fase più dura.
Le risorse messe a disposizione sono scarse e i tagli previsti dall'Esecutivo sono pesanti.
In un momento come questo non si possono assumere decisioni diverse da quelle tese all'aumento delle sicurezze sociali.
Ammortizzatori sociali che devono valere per tutte le categorie di lavoratori; faccio riferimento agli edili che non sono tutelati da ammortizzatori comparabili a quelli di altre categorie.
Si tratta di una reale situazione di disparità che non si può più accettare. Anche questo tema specifico sarà oggetto di attenzione dell'on. Sbrollini con il tentativo concreto di portare il tema a livello nazionale nei modi e nelle forme più corrette.