Crescono i disagi anche in Contrà delle Chioare a causa dall'alluvione
Lunedi 1 Novembre 2010 alle 19:20 | 0 commenti
Ormai l'intera città o quasi è sommersa: l'acqua sfocia dalle zone limitrofe al fiume, fino alla rotatoria dell'Albera e la zona del Mercato Nuovo, mentre S. Caterina è completamente sott'acqua per un altezza corrispondente quasi all'intero primo piano delle case.
Le autorità della protezione Civile si aggirano sempre per le strade e il suono delle ambulanze si propaga nella città , mentre esse vanno a soccorrere, dove ancora è possibile arrivare in macchina, coloro che sono usciti di casa e sono stati trascinati dalla corrente.
Fino ad ora si conta un disperso nella provincia di Vicenza, in quanto la catastrofe non si limita ormai ai confini della città , ma si estende anche ai paesi vicini.
Una frana a Chiampo ha spazzato via una casa intera.
"Era dal 1966 che non si verificava un simile fenomeno" ci ha detto il Sig. Moro, storico portiere e istituzione nel condominio Astichello in Contrà delle Chioare, proprio di fianco al fiume.
"Forse la scorsa volta era addirittura più alta" dice, ricordando i segni che vennero messi, al tempo, sui muri delle case, per segnare il livello del Bacchiglione che le aveva invase.
Secondo il sig. Moro, che fa fede sui suoi ricordi, l'acqua dovrebbe metterci all'incirca quattro o cinque ore a scendere, una volta cessata la pioggia.
La speranza è che ciò sia vero, in quanto alle 16.30 sembrava che l'acquazzone si fosse placato, anche se le previsioni non confortano aspettative positive. In seguito alla discesa dell'acqua, ovviamente, si dovrà far fronte a tutte le conseguenze spiacevoli provocate dall'inondazione.
"Rimane uno strato di melma collosa" ci ha detto Moro "che va pulito tutto".
Ca va sans dire.
Si prospettano giorni impegnativi, quindi, per Vicenza e i paesi della provincia colpiti da questa inaspettata catastrofe.
Me è davvero inaspettata?
"Io lo temevo, già lunedì il fiume sembrava minacciare, ma dopo un po' non ci si fa più caso" dicono gli abitanti di Contrà Chioare, che fino ad ora risulta una delle zone più colpite, a causa della strettissima vicinanza con l'argine.
Fra loro ci sono quelli disperati per le loro automobili e per tutto ciò che avevano in garage o in negozio e che ora l'acqua ha sommerso. Ma ci sono anche i bambini, che "gioiscono" per questa situazione. Perché sono molti i bambini e i ragazzi che oggi non devono studiare, in quanto le scuole domani rimarranno chiuse, e che non si rendono conto del grave problema.
Una nota di positività in una situazione davvero spiacevole, comunque, quei sorrisi di bambini, che anche durante una catastrofe naturale, con la loro innocenza, si permettono di trovare un lato positivo: stare a casa e mangiare i biscotti della mamma. Ma questo non è vero per tutti e già si sa in città di sgomberi ed evacuazioni.
Nonostante gli sforzi delle autorità , dei volontari e della protezione civile si stiano rivelando strenui e ammirevolissimi, la corrente è molto forte, infatti, e quindi la maggior parte di noi, compresi i fortunati che possono mangiarei biscotti della mamma, è ora che comincino a pensare a come aiutare chi ora è senza casa o ha perso la merce dei negozi. I conti del dramma non sono ancora fatti!
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