Credem, il cda ha approvato i risultati al 30 settembre 2011
Domenica 13 Novembre 2011 alle 12:50 | 0 commenti
Credem - L'11 novembre 2011 sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione di Credem (4 le filiali presenti nel Vicentino, ndr) presieduto da Giorgio Ferrari i risultati individuali e consolidati a fine settembre 2011 che confermano, anche in un contesto economico complesso come quello attuale, il positivo andamento dell'attività bancaria commerciale (impieghi in crescita del 9,3% a/a e raccolta diretta in progresso del 5,6% a/a) con costante attenzione alla qualità dei prestiti (costo del credito a 0,22% e rettifiche nette su crediti in calo del 19,9%) e forte solidità patrimoniale (core Tier 1 a 8,85%).
 impieghi +9,3% a/a a 19.440 milioni di euro: confermato il sostegno ai privati ed alle piccole e medie imprese;
 qualità dell'attivo: costo del credito annualizzato1 a 0,22%, sofferenze nette su impieghi a 1,19% e rettifiche nette su crediti in deciso calo, -19,9% a/a;
 core Tier 1 a 8,85%, total capital ratio a 11,64% a conferma della solidità patrimoniale;
 raccolta diretta +5,6% a/a a 16.859 milioni di euro;
 costi operativi2 invariati a 484,8 milioni di euro;
 utile netto consolidato a 85,5 milioni di euro sostanzialmente stabile a/a (-1,4%).
"Siamo molto soddisfatti dei risultati poiché testimoniano la capacità del Gruppo di mantenere un trend di sviluppo sostenibile nel medio-lungo periodo con un profilo di rischio contenuto e una situazione di liquidità che ci consentirà di proseguire nel sostegno a famiglie e imprese", ha commentato Adolfo Bizzocchi, direttore generale di Credem (nella foto).
Risultati economici consolidati
Il margine di intermediazione si attesta a 739,3 milioni di euro rispetto a 697,2 milioni di euro a fine settembre 2010 (+6% a/a).
Il margine finanziario3 è pari a 348,7 milioni di euro rispetto a 342,5 milioni di euro dello stesso periodo del 2010 (+1,8%) sostenuto dall'aumento dei volumi. Effetti negativi sono invece riconducibili alla crescita del costo della raccolta dovuta alle tensioni dei mercati e al maggiore riposizionamento del passivo su strumenti a medio termine.
Il margine servizi4 ammonta a 390,6 milioni di euro rispetto a 354,7 milioni di euro a fine settembre 2010 (+10,1%) influenzato positivamente da proventi da trading e copertura e negativamente dall'apporto commissionale (-1,1%). Nel dettaglio il calo delle commissioni ha riguardato il comparto della gestione ed intermediazione (-3,4%), mentre positivo è stato il contributo dei servizi bancari (+2,2%). Nell'ambito della gestione ed intermediazione, ha complessivamente tenuto la contribuzione del risparmio gestito, mentre la negoziazione di strumenti finanziari per conto terzi ha risentito della volatilità dei mercati. In merito all'evoluzione delle commissioni relative all'offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi, ha inciso negativamente per circa 7 milioni di euro la modifica nel trattamento dei flussi economici relativi alla società Creacasa imputati nel periodo secondo il principio di competenza economica anziché, come avvenuto nel 2010, per il periodo di manifestazione.
I costi operativi2 si attestano a 484,8 milioni di euro stabili rispetto a 484,3 milioni di euro nello stesso periodo del 2010. Le spese amministrative sono pari a 166,7 milioni di euro (+0,8%), mentre le spese per il personale ammontano a 318,1 milioni di euro (-0,3% a/a).
Il cost/income5 è pari a 65,6% rispetto a 69,5% nello stesso periodo del 2010.
Il risultato lordo di gestione è in crescita del 19,5% e si attesta a 254,5 milioni di euro rispetto a 212,9 milioni di euro dello stesso periodo del 2010. Gli ammortamenti sono pari a 22,6 milioni di euro rispetto a 21,5 milioni di euro a fine settembre 2010 (+5,1%).
Il risultato operativo è in progresso del 21,2% a 231,9 milioni di euro rispetto a 191,4 milioni di euro nello stesso periodo del 2010.
Gli accantonamenti per rischi ed oneri ammontano a 8,9 milioni di euro (1,4 milioni di euro nello stesso periodo del 2010). Le rettifiche nette di valore su crediti sono pari a 31 milioni di euro (-19,9% rispetto a 38,7 milioni di euro a fine settembre 2010).
Il saldo delle componenti straordinarie è pari a -9,7 milioni di euro (-1,7 milioni di euro nello stesso periodo del 2010).
L'utile ante imposte risulta pari a 182,3 milioni di euro, +21,9% rispetto a 149,6 milioni di euro a fine settembre 2010.
Le imposte sul reddito sono pari a 96,8 milioni di euro (+53,9% rispetto a 62,9 milioni di euro a fine settembre 2010) condizionate dalla definizione del contenzioso fiscale con l'Agenzia delle Entrate riguardante operazioni relative al 2004 e 2005 e da maggiori imposte sia differite sia correnti a seguito dell'innalzamento dell'aliquota IRAP che ha interessato le banche e le società finanziarie per l'entrata in vigore del Dl 98/2011, convertito nella legge 111/2011.
L'utile netto consolidato è pari a 85,5 milioni di euro rispetto a 86,7 milioni di euro nello stesso periodo dell'anno precedente (-1,4%) influenzato dall'impatto negativo della chiusura del contenzioso con l'Agenzia delle Entrate riguardante operazioni relative ai periodi 2004 e 2005 che, considerando quanto già accantonato nel 2010 e la deducibilità ai fini IRES della componente interessi di quanto pattuito, è pari a circa 19 milioni di euro.
Aggregati patrimoniali consolidati
La raccolta da clientela del Gruppo, a fine settembre 2011, è pari a 53.971 milioni di euro rispetto a 57.413 milioni di euro dello stesso periodo del 2010 (-6%).
La raccolta diretta6, compresi i pronti contro termine, è pari a 16.859 milioni di euro contro 15.966 milioni di euro a fine settembre 2010 (+5,6%). All'interno del programma di emissione di obbligazioni bancarie garantite da mutui annunciato ad agosto 2010, Credem ha collocato sul mercato istituzionale la prima tranche di 500 milioni di euro. Sono state collocate inoltre obbligazioni dedicate alla clientela retail, che ha riposizionato le attività a scadenza, per oltre 1,2 miliardi di euro. Nel complesso la raccolta a tempo registra un sensibile recupero, +24,6% su settembre 2010 e +9,7% rispetto a fine 2010. Nel dettaglio i depositi sono pari a 12.144 milioni di euro (12.771 milioni di euro nello stesso periodo del 2010). Il comparto obbligazionario e subordinati è pari a 4.620 milioni di euro (3.137 milioni di euro nei primi nove mesi del 2010); i pronti contro termine si attestano a 95 milioni di euro (58 milioni di euro nello stesso periodo del 2010).
La raccolta assicurativa6 si attesta a 2.466 milioni di euro rispetto a 2.517 milioni di euro dello stesso periodo dell'anno precedente (-2%).
La raccolta indiretta è pari a 34.646 milioni di euro rispetto a 38.930 milioni di euro a fine settembre 2010 (-11%). Nel dettaglio, la raccolta gestita si attesta a 15.464 milioni di euro rispetto a 16.872 milioni di euro nello stesso periodo del 2010 (-8,3%) e risente della debolezza nella formazione del risparmio e dell'andamento dei mercati. Nello specifico le gestioni patrimoniali sono pari a 4.348 milioni di euro (-12,1% a/a), i fondi comuni di investimento e Sicav sono pari a 7.731 milioni di euro (-15,6% a/a) e i prodotti di terzi e altra gestita ammontano a 3.385 milioni di euro (+22,4% a/a). La raccolta amministrata è pari a 19.182 milioni di euro, rispetto a 22.058 milioni di euro nello stesso periodo del 2010 (-13%).
Gli impieghi verso la clientela sono in crescita del 9,3% a 19.440 milioni di euro rispetto a 17.782 milioni di euro a fine settembre 2010. I mutui ipotecari alle famiglie, in particolare, registrano consistenze per 6.247 milioni di euro (+9,8%) con flussi erogati pari a 938 milioni di euro (+38,5%).
Le sofferenze nette su impieghi, a fine settembre 2011, si attestano a 1,19% rispetto a 1,01% nello stesso periodo del 2010. I crediti problematici totali netti sono pari a 566,8 milioni di euro (504,7 milioni di euro nello stesso periodo del 2010) e rappresentano il 2,92% del totale degli impieghi.
Il costo del credito annualizzato1, a fine settembre 2011, è pari a 0,22%, in forte riduzione sia rispetto a fine 2010 (0,34%), sia a fine settembre 2010 (0,29%).
Il core Tier 1 capital ratio si attesta a 8,85%. Il Total capital ratio è pari a 11,64%.
A fine settembre 2011 la struttura distributiva del Gruppo si articolava in 561 filiali, 41 centri imprese, 52 negozi finanziari. I dipendenti erano 5.597, i promotori finanziari con mandato 821 e 280 gli agenti finanziari Creacasa.
Prevedibile evoluzione della gestioneNonostante il contesto esterno sfavorevole si ritiene che il Gruppo, per l'esercizio in corso, possa confermare una dinamica reddituale coerente con quella sin qui evidenziata, potendo contare soprattutto sullo sviluppo del credito di elevata qualità a famiglie e piccole-medie imprese.
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