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Copyright online, stop alla riforma. Il Parlamento Ue la boccia

Di Rassegna Stampa Venerdi 6 Luglio 2018 alle 10:54 | 0 commenti

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Riforma del diritto d’autore: alla fine il Parlamento europeo l’ha bocciata e se ne riparla a settembre. Ieri la plenaria di Strasburgo ha respinto, con 278 voti favorevoli, 318 contrari e 31 astensioni, il mandato negoziale proposto dalla commissione giuridica il 20 giugno. Di conseguenza, la posizione del Parlamento sarà discussa, emendata e votata durante la prossima sessione plenaria di settembre.

“Mi dispiace che la maggioranza dei deputati non abbia sostenuto la posizione che io e la commissione giuridica abbiamo preparato - ha detto il relatore Axel Voss (Ppe, De) - ma fa parte del processo democratico. Torneremo sul tema a settembre con un ulteriore valutazione per cercare di rispondere alle preoccupazioni dei cittadini, aggiornando nel contempo le norme sul diritto d’autore per il moderno ambiente digitale”.

Un Europarlamento diviso a metà che ha esaudito i desideri dei big del digitale come Google e Facebook ma anche quelli di chi, di solito, li osteggia come i piccoli provider e i teorizzatori di un web senza interessi economici. Dalla Commissione Ue, ora si parla di fake news e slogan che starebbero deviando l’opinione pubblica e denunciando rischi inesistenti. A essere contestati, nelle ultime settimane e soprattutto da esperti e associazioni che lottano per Internet completamente libera da interessi e limitazioni (da Mozilla a Wikipedia), sono due articoli della direttiva. Il primo prevede il pagamento - da parte delle piattaforme come appunto Google o Facebook - di un corrispettivo economico all’editore ogni volta che mostrano agli utenti un link, un titolo o un estratto del contenuto di cui gli editori sono proprietari (con l’idea di contrastare il fatto che i lettori ormai leggono solo i titoli).

Il secondo prevede l’obbligo per tutte le piattaforme di dotarsi di un software che sia in grado di filtrare i contenuti prima della loro pubblicazione per riconoscere se siano protetti o meno da copyright. Si tratta di filtri che i grandi come Youtube già hanno e che invece spaventano le attività più piccole. La misura, nelle intenzioni dell’Ue, dovrebbe favorire i creativi minori e gli indipendenti che non possono permettersi di scovare da soli eventuali abusi sui loro contenuti. Ma il controllo preventivo è un tema delicato che, secondo i più critici, potrebbe fornire una copertura formale per eventuali censure, oltre a limitare la libera espressione come nel caso della satira che ricorre alle foto (i meme) o della critica legata a contenuti attuali e di cronaca. Così, per la complessità del tema e per l’eterogeneità degli interessi coinvolti, ieri quasi tutti i gruppi politici si sono trovati spaccati. Tra gli italiani, il Pd - che ha votato a favore - ha comunque registrato sette no. Compatta invece FI per il sì, mentre Lega e M5S lo sono stati per il no. Se ne riparlerà a settembre, nella speranza che poi si possa chiudere l’iter entro la fine della legislatura. 

di Virginio Della Sala da Il Fatto Quotidiano

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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