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Cooperative Triveneto, indagine Cesdoc: Vicenza -1%

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 6 Marzo 2012 alle 11:46 | 0 commenti

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Centro Studi Cesdoc  -  L'indagine condotta dal Cesdoc, Centro Studi dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Venezia: a Venezia calano del -6,96% nell'ultimo anno. In controtendenza Padova (+4,72%). a Vicenza calano del -1%. Nel III trimestre 2011 nel Triveneto 6.132 cooperative: cresce il comparto del "magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti" ( +2,61%) che è anche quello più rilevante pari al 9,61% del totale,

in flessione il segmento delle "costruzione di edifici" ( -3,85%), pari al 9,38% del totale e delle "coltivazioni agricole" ( -2,93%), pari al 9,20% del totale cooperative trivenete. Cala bruscamente il numero delle cooperative nella provincia di Venezia ( -6,96%), ben al di sotto del trend regionale ( -0,90%) e della macroarea Triveneto ( -0,45%), in controtendenza la provincia di Padova (+4,72%). Il dato emerge dall'indagine del Cesdoc (Centro Studi dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Venezia) sulle Cooperative nelle province del Triveneto al III trimestre 2011. Il rapporto, basato su elaborazioni del servizio studi e statistica CCIAA Venezia su Dati Infocamere - Stock View e dati Movimprese Infocamere, ha scattato una fotografia sia a livello territoriale che settoriale, delle realtà produttive che appartengono a tale tipologia imprenditoriale. Nel periodo esaminato, il terzo trimestre 2011, risultano attive in Veneto 3.839 cooperative pari al 60% del totale Triveneto ( 6.132) in calo del -0,90% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Un trend meno virtuoso dell'andamento rispettivamente dell'intera macroarea Triveneto ( -0,45%), del Trentino Alto Adige ( -0,30%) e del Friuli Venezia Giulia  che segna un +1,14%. La provincia a registrare la peggior performance in ambito regionale e nell'intero Triveneto è Venezia, dove le cooperative sono crollate  del -6,96%, mentre le uniche a dare segnali di ripresa sono Padova ( +4,72%), Trieste ( +2,25%), Udine ( +1,78%), Bolzano ( +0,65%) e Verona (+0,55%). Per quanto riguarda i settori, crescono nell'ultimo anno le cooperative trivenete nel comparto del magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti ( +2,61%) che con 589 è anche quello più rilevante pari al 9,60% del totale, in flessione il segmento della Costruzione di edifici ( -3,85%)  e delle Coltivazioni agricole    ( -2,93%). Per il coordinatore del Cesdoc, Massimo Da Re: "Anche il comparto delle cooperative, che ha una grande funzione sociale ed economica spesso sottostimata  è alle prese con una fase caratterizzata da notevoli criticità. Queste sono realtà produttive impegnate in settori strategici del nostro territorio che già, sotto pressione per il razionamento del credito operato dalle banche, vengono ulteriormente stressate  dal mancato pagamento dei lavori anche da parte della PA. Una situazione che mette in pericolo la garanzia di ottenere le risorse necessarie per dare continuità all'attività e mantenere l'occupazione.  Ritengo che dovrebbero essere messe in atto, da parte degli organi competenti, la predisposizione di strumenti di garanzia ancora più efficaci per favorire l'accesso al credito e la diminuzione degli  oneri bancari."

Sulla stessa linea d'onda Massimo Miani, Presidente dell'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Venezia: "Quello delle cooperative è un settore importante per l'economia produttiva e sociale del nostro territorio, un modello che in passato si è rivelato felice per l'occupazione , ma che inevitabilmente risente della crisi congiunturale. Ritengo che una delle più grosse criticità sia dovuta al rapporto stretto di molte cooperative con la pubblica amministrazione ed il conseguente prolungamento dell'attesa di vedere riconosciuto quanto dovuto per il le prestazioni effettuate. La crisi di liquidità ed i ritardi di pagamento della Pa inaspriscono indubbiamente i problemi di cash flow delle cooperative italiane. Un dato estremamente preoccupante visto che il nostro paese vanta il triste primato dei tempi di pagamento alle imprese tra i più lunghi d'Europa". Nel Veneto nel III trimestre 2011 vi sono 3.839 cooperative, la provincia veneta con il maggior numero di cooperative è Verona con 1.101 cooperative, pari al 28,68% del totale cooperative venete. Al secondo posto Venezia con 708 cooperative, pari al 18,44% del totale cooperative venete. Segue Padova con 643 cooperative, pari al 16,75% del totale. Ultima Belluno con 141 cooperative, pari al 3,67% delle cooperative venete.
La provincia di Vicenza secondo gli ultimi dati, relativi al III trimestre 2011, registra 483 cooperative, la cui maggioranza è costituita in forma di società cooperative con 419 unità pari al 86,75% del totale, seguite dalle società cooperative a responsabilità limitata ( 52 unità) e le cooperative sociali ( 6 unità). Il settore più rilevante è quello delle "coltivazioni agricole" con 58 unità pari al 12% del totale cooperative vicentine, in calo del -3,33%. Al secondo posto il comparto del "magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti" con 57 unità pari al 11,80% del totale, in flessione del -3,39%. Segue il settore del "assistenza sociale non residenziale" con 52 unità, pari al 10,77% del totale, in crescita nell'ultimo anno ( +1,96%).


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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