"Inquinamento acqua da PFAS, disastro ambientale?", modera vicedirettore VicenzaPiù Rossi
Giovedi 17 Dicembre 2015 alle 17:32 | 0 commenti
Il portavoce e coordinatore del Coordinamento Acqua Libera dai Pfas, Piergiorgio Boscagin, presenta il convegno sull’inquinamento da Composti PerfluoroAlchilici (PFAS) in programma questa sera il 17 dicembre 2015 alle ore 20.30 presso il Teatro Comunale di Cologna Veneta. Il convegno (locandina) è intitolato “Inquinamento delle falde acquifere da Pfas: un disastro ambientale?†organizzato in collaborazione con il Circolo Legambiente Perla Blu.
Relatori saranno il Dott. Vincenzo Cordiano, Presidente di Isde Vicenza, il Prof. Gianni Tamino, Biologo dell’Università di Padova e membro dell’Associazione Isde Medici per l’Ambiente.
Moderatore dell’incontro il vicedirettore di VicenzaPiù Pietro Rossi.
Di seguito la presentazione dell'evento.
Sono stati invitati a partecipare al dibattito i Rappresentanti di tutte le forze politiche Regionali e tutti i membri della Commissione Ambiente e Territorio della Regione Veneto. Sono stati inoltre invitati i Ministri dell’Ambiente e della Salute, il Presidente della Regione Veneto, gli Assessori Regionali di Salute e Ambiente, tutti i Sindaci delle zone colpite e i rappresentanti di tutti gli Enti di Prevenzione e Controllo a cui il territorio inquinato fa capo.Scopo dell’iniziativa è quello di pretendere dai rappresentanti delle Istituzioni una chiara soluzione al problema del grave inquinamento che ha colpito una parte importante del territorio Veneto e che, alla luce degli ultimi dati forniti sulla contaminazione da Pfas della stessa catena alimentare nel territorio coinvolto, si deve definire come un disastro ambientale.
Nel corso della serata saranno promosse dal Coordinamento Acqua Libera dai Pfas due petizioni con raccolta firme: la prima petizione chiede ai Ministeri Competenti di fissare, finalmente, i limiti di legge sulla presenza dei perfluoroalchilici nelle acque di falda (valori limite che si chiede vengano equiparati alle legislazioni più restrittive al momento presenti nel mondo), mentre la seconda petizione chiede alla Regione Veneto di cambiare le fonti di approvvigionamento di acqua potabile dei comuni colpiti dalla presenza di Pfas negli acquedotti pubblici.
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