Contrordine: il Parlamento va in vacanza
Martedi 9 Agosto 2011 alle 21:36 | 0 commenti
Rassegna.it - Sabato scorso l'annuncio: i parlamentari rinunciano alle ferie. Ma dopo la riunione delle commissioni di giovedì 11, in cui Tremonti spiega le linee base dell'intervento del governo, tutti a spasso. Il calendario: lavori rimandati al 6 settembre.
Nei giorni scorsi la notizia: per cause di forza maggiore (leggasi terribile crisi finanziaria e crollo dei mercati) "riapre il Parlamento". A quanto pare, però, si è trattato solamente di un annuncio senza fondamento, un sogno di mezza estate. In soldoni, solo una mossa mediatica. Sul sito della Camera dei deputati, infatti, non risulta.
L'unica data agostana riguarda le commissioni congiunte Affari costituzionali e Bilancio di Camera e Senato che si riuniranno giovedì 11 agosto, alle ore 11. A Montecitorio ascolteranno le comunicazioni del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, che spiegherà le linee base dell'intervento legislativo del governo di modifica dell'art. 81 della Costituzione per introdurre il principio del pareggio di bilancio.
Poi basta. La Camera tornerà a riunirsi, dopo la pausa estiva, martedì 6 settembre, alle ore 15.30. Con questo ordine del giorno: discussione della Relazione della XIV commissione sul Programma di lavoro della Commissione europea per il 2011, sul Programma di 18 mesi del Consiglio dell'Unione europea e la Relazione sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2011. Ddl in materia di sicurezza sul lavoro per la bonifica degli ordigni bellici. Mozione sulla grave carestia che ha colpito il Corno d'Africa.
Il Parlamento in seduta comune è invece convocato giovedì 8 settembre, alle ore 10, per procedere alla votazione per l'elezione di un giudice della Corte costituzionale e di un componente del Consiglio Superiore della Magistratura. La chiama avrà inizio dai senatori.
Le Commissioni permanenti, invece, torneranno a riunirsi a partire da lunedì 5 settembre e sono comunque autorizzate a convocarsi anche in data antecedente in relazione a sopravvenute esigenze nelle materie di rispettiva competenza.
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