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Contro la guerra. Libertà, autodeterminazione, pace

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 27 Marzo 2011 alle 15:12 | 0 commenti

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Demetrio Serraglia, Veneto Serenissimo Governo - In questo periodo ci troviamo di fronte ad un forte sommovimento politico, culturale, sociale ed economico in nord africa, nella penisola arabica, in medio oriente e non solo. C'è l'evidente e palese rischio, che ormai con il passare dei giorni è diventato realtà, che questo movimento in corso sia utilizzato in modo strumentale dai vari potentati di turno i quali per miseri interessi economici monopolistici parteggiano per una parte o per l'altra.

In ogni riflessione che facciamo non dobbiamo dimenticare quali siano le reali aspirazioni dei Popoli, con le loro peculiarità e particolarità. Il diritto all'autodeterminazione, molte volte esaltato da chi parla in merito agli scontri in atto, deve partire dal presupposto che l'indipendenza di un Popolo parte da un'esigenza e un'idea di libertà e non dall'idea di sopraffare, sottomettere ed annichilire un altro Popolo, anche se quello stesso Popolo era fino a prima carnefice ed aguzzino. L'idea di libertà è per tutti, e non deve essere un elemento escludente o autoghettizzante.
Da quanto scritto si evince l'ineluttabilità, come Veneto Serenissimo Governo, di proporre con sempre più forza un testo per porre una base condivisa per i rapporti tra gli Stati ed i Popoli, una piattaforma per risolvere in modo quanto più pacifico i conflitti tra Popoli e Stati, e per non cadere nell'isterismo guerrafondaio e pacifista.
Quest'anno a gennaio a Longarone nell'esporre quali fossero le linee guida del Veneto Serenissimo Governo per la politica estera abbiamo ripercorso e fatte nostre (con gli aggiustamenti dovuti ai mutati scenari geo-politici) i 10 punti emersi dalla conferenza di Bandung del 1955:
1. Rispetto dei diritti umani fondamentali;
2. Rispetto della sovranità e dell'integrità territoriale di tutti i Popoli;
3. Riconoscimento dell'uguaglianza tra le razze e tra tutte le nazioni grandi e piccole;
4. Non intervento e non interferenza negli affari interni di un altro Paese;
5. Rispetto del diritto di ogni Popolo di difendersi sia individualmente che collettivamente;
6. a) astensione dall'uso di patti di difesa collettivi che siano di beneficio agli interessi di una delle grandi potenze b) astensione dall'esercitare pressione su un altro Paese;
7. Non esercitare atti o minacce di aggressione contro l'integrità territoriale o l'indipendenza politica di un Popolo;
8. Soluzione di tutte le dispute internazionali con mezzi pacifici come negoziato, conciliazione, arbitrato o accordi giudiziari,
9. Promozione di mutui interessi e cooperazione;
10. Rispetto della giustizia e degli obblighi internazionali.
C'è la necessità di un'ampia convergenza su questi punti da parte degli Stati, dei Movimenti di Liberazione Nazionale e di tutta la società (sia come uomini e donne e sia come associazioni) che si sente responsabile del futuro del pianeta e dell'umanità, solo in questo modo si uscirà dalla morsa del neocolonialismo economico, politico e militare, e dal potere delle lobby in cui sono invischiati molti leader mondiali. Noi come Veneto Serenissimo Governo siamo pronti a farci carico di questa importante sfida politico-diplomatica.
Ritornando a quello che è il caso Libia, come Veneto Serenissimo Governo non possiamo che fare nostra la presa di posizione del Ministero degli Esteri Russo il quale ha espresso l'opinione che per risolvere il conflitto occorre far cessare lo spargimento di sangue ed avviare il dialogo tra i libici stessi; è da sottoscrivere altresì la presa di posizione dell'Unione Africana emersa ad Addis Abeba il 25/03/2011 in cui si evidenzia la necessità di porre fine alle ostilità per iniziare un dialogo tra le parti che ponga come fine l'applicazione di riforme politiche per rispondere alle aspirazioni del Popolo Libico. Sicuramente vista l'eterogeneità libica noi vediamo quanto mai necessaria se non la piena indipendenza delle varie regioni che costituiscono lo Stato Libico, almeno un assetto istituzionale con caratteristiche di tipo confederativo, il tutto stabilito ovviamente dal Popolo Libico in tutte le sue componenti, nessuna esclusa.
Sempre più impellente è il basare nei fatti e non solo sulla carta l'applicazione dell'autodeterminazione dei Popoli come principio per la risoluzione e la prevenzione dei conflitti a livello globale e locale, e ciò non può escludere nemmeno il Popolo Veneto.
Longarone, 27 marzo 2011

Per il Veneto Serenissimo Governo
Il Ministro degli Esteri
Demetrio Serraglia

www.serenissimogoverno.org
www.radionazionaleveneta.org


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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