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Conto alla rovescia per le assemblee delle (ex) popolari venete

Di Rassegna Stampa Mercoledi 1 Aprile 2015 alle 10:45 | 0 commenti

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Dieci giorni per Banco Popolare e Banca popolare di Vicenza, venti per Veneto Banca. È già scattato il conto alla rovescia per le assemblee delle banche popolari venete, convocate l’11 aprile per Vicenza e Verona (con sede principale quest’anno a Novara). Banco che, nel frattempo, come si apprende dai documenti depositati venerdì scorso in Consob a beneficio dei risparmiatori (Supplemento al documento di registrazione), sta affrontando tre ispezioni: da un lato quella della Bce sul rischio tasso di liquidità, partita il 31 gennaio, e due di Bankitalia sulla compliance (iniziata il 2 febbraio) e sulla remunerazione, appena terminata.

Tornando alle assemblee, il 18 aprile sarà il turno di Montebelluna: la tensostruttura già usata per l’assemblea dello scorso anno è già in montaggio a villa Loredan a Volpago del Montello.
Saranno le penultime da popolari per i tre istituti, prima di quelle di trasformazione in spa, nel guado tra i conti più difficili di sempre e la trasformazione a tamburo battente in società per azioni. Un passaggio difficile, nel caso delle due non quotate, alle prese da un lato con la difficoltà dei soci di vendere le azioni, anche per il divieto imposto dalla Bce agli istituti di riacquistare azioni. E dall’altro con il nodo del prezzo, che rischia di uscire fatalmente ridimensionato, di fronte alle perdite record del 2014.
In ballo c’è l’idea di evitare di fissare in assemblea un prezzo, rimandando a dopo la trasformazione in spa. Ma si tratta di vedere se questo sarà possibile. Vicenza, che porterà in assemblea il progetto di un «borsino» telematico per risolvere la compravendita bloccata dallo stop all’uso del fondo acquisto azioni proprie, ha comunque già messo all’ordine del giorno il punto. E anche Montebelluna pensa all’idea di non attribuire un prezzo delle azioni. Secondo la linea che, in una non quotata, il prezzo fissa solo il limite minimo sotto il quale la banca non può emettere nuove azioni, per non danneggiare i valori in mano ai vecchi soci. Ma se non c’è necessità di emettere nuove azioni - è la linea -, non c’è nemmeno la necessità di fissare per ora un prezzo. Ma si vedrà se la linea potrà passare.
Il tema è il primo di un lungo elenco di 13 modifiche statutarie che Veneto Banca sta mettendo a punto nelle riunioni di questi giorni, per presentarlo in assemblea. Un primo dettaglio è già sulla bozza di bilancio pubblicato in questi giorni: si va dalla rappresentanza in assemblea al comitato esecutivo all’interno del cda. Il cda dovrà poi proporre i 4 candidati per sostituire gli amministratori in scadenza (Matteo Zoppas, Pierluigi Bolla, Stefano Campoccia, Gianmichele Visentin). La soluzione più probabile appare la riproposizione degli uscenti, visto che l’attuale cda durerà lo spazio di pochi mesi fino alla trasformazione in spa.
Linea che, per parte sua, in parallelo, Banca popolare di Vicenza ha già deciso. I consiglieri in scadenza - Vittorio Domenichelli, Maria Carla Macola, Nicola Tognana, Giuseppe Zigliotto, Roberto Zuccato e Matteo Marzotto - sono riproposti nella lista dei candidati depositata giovedì dal cda, insieme a Samuele Sorato, di recente entrato in consiglio da consigliere delegato, e che viene ovviamente riproposto. Sarà l’unica lista su cui voteranno i soci: altre non ne sono state depositate nei termini.
Tornando a Montebelluna, confermato ancora dall’ordine del giorno provvisorio la relazione del cda in assemblea sulle scelte strategiche legate alla legge che impone la trasformazione in spa. Sul fronte fusioni, la relazione lascerà, par di capire, tutte le porte aperte: fusione con una banca non quotata, con una quotata 0 l’idea di mantenere l’autonomia. Proposta che, oltre gli aspetti lapalissiani, confermerebbe da un lato la riapertura del dialogo e dell’operazione possibile con Banca popolare di Vicenza, tenendo dall’altro lato però aperti altri fronti. Il nome del Banco Popolare è già stato speso in passato, ieri è tornato prepotentemente quello della Banca popolare dell’Emilia Romagna. Gli advisor delle banche (Rotschild nel caso di Montebelluna, Mediobanca in quello di Vicenza) sono già al lavoro, i dialoghi aperti; ma paiono esclusi contatti tra Veneto Banca e Bper tali da aver già fissato una strada. Il punto vero, a questo punto, per Montebelluna, è una rapida trasformazione in spa: fare presto significa trovare il ventaglio più ampio di opzioni, prima tra l’altro che alcune partite pesanti, come Montepaschi, limitino il numero degli attori in gioco. 

di Federico Nicoletti dal Corriere del Veneto


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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