Conte: per rifiuti speciali presto un piano, termovalorizzatori non servono
Domenica 12 Dicembre 2010 alle 17:07 | 0 commenti
Regione Veneto - "Nel Veneto i termovalorizzatori non servono. Attribuirmi la volontà di volerne costruire di nuovi è speculazione politica fantascientifica. Ci sono molti argomenti che mi dividono dalla visione dei grillini: facciano leva su questi se vogliono attaccarmi, ma non usino lo stratagemma di mettermi in bocca affermazioni che non ho fatto per poi contestarle, perché la nostra gente merita più serietà che un teatrino dell'assurdo". Così l'assessore regionale all'Ambiente Maurizio Conte risponde a David Borrelli che lo ha accusato di voler portare a termine il progetto di costruzione di tre nuovi inceneritori sponsorizzato da Unindustria nel trevigiano.
« Entro pochi mesi - spiega Conte - la Regione del Veneto si doterà di un piano regionale per la gestione dei rifiuti speciali: gli obiettivi primari saranno un'ulteriore crescita della differenziata e l'autosufficienza nello smaltimento, anche a livello industriale. Lo abbiamo stilato usando come criteri guida la salute dei cittadini l'economicità del ciclo produttivo ».
"Il piano - spiega l'assessore Conte - fornirà criteri e indicazioni per ridurre la produzione e la pericolosità dei rifiuti, fornirà una ricognizione dell'offerta esistente il trattamento, con l'obiettivo di minimizzare il ricorso alla discarica".
"Deve essere chiaro - prosegue l'assessore regionale all'Ambiente - che i rifiuti speciali sono a tutti gli effetti paragonabili a una merce, e pertanto vige il principio costituzionale e comunitario della libera circolazione. La valutazione della necessità di costruire nuovi impianti di trattamento per i rifiuti speciali nel Veneto potrà essere fatta solo partendo da questo principio e dalla valutazione di quanto già presente in Regione e fuori. Prima di cominciare a pensare ad un fabbisogno anche solo teorico di nuovi impianti da realizzare, dobbiamo avere un quadro chiaro dei quantitativi di rifiuti prodotti delle tipologie impiantistiche di smaltimento o recupero disponibili sul territorio per le singole tipologie di rifiuto, il destino ottimale (impianti che utilizzano i metodi e le tecnologie più idonei a garantire un alto grado di protezione dell'ambiente e della salute pubblica) per le tipologie di rifiuto che soffrono di domanda inevasa - a livello regionale - di recupero e smaltimento, sia dei rifiuti pericolosi che non pericolosi".
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