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Conte: acqua pubblica, una scelta doverosa

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 14 Gennaio 2011 alle 13:38 | non commentabile

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Maurizio Conte, Regione Veneto  -  "La strada referendaria pare stia prendendo quota e i comitati promotori gridano vittoria per il risultato ottenuto. Non è tutto oro però quel che luccica e intendo porre una riflessione sui quesiti sull'acqua a cui la Corte Costituzionale ha dato il via libera: quello che riguarda le modalità di affidamento con gara a privati dei servizi pubblici di rilevanza economica e quello che vuole la cancellazione delle norme inserite dal governo Prodi sulla quantificazione tariffaria del servizio idrico integrato basata sull'adeguata remunerazione del capitale investito.

La filosofia con cui si erano impostati i decreti legge sulla gestione idrica ha un obiettivo molto chiaro: mettere in competizione una pluralità di candidati gestori. Nel Veneto, la risorsa acqua è percepita come un elemento prezioso, proprio per questo, da almeno 10 anni si sta cercando di affrontare la questione del rapporto tra disponibilità idrica e fabbisogno. Fin dal 1989 (legge 183) si sono sviluppate direttive e norme, comunitarie, statali e regionali, che hanno dato luogo ad azioni concrete da parte delle Regione, tese a tutelare la risorsa idrica disponibile e razionalizzarne gli usi. Infine, con l'adozione e approvazione del Piano di tutela delle acque (PTA) la Regione del Veneto ha fissato un chiaro ed efficace quadro normativo che consente di pianificare l'ottimale gestione delle acque. C'è poi da affrontare l'attualissima questione della Riforma degli Ato (ambiti territoriali ottimali) che può diventare un'opportunità per il riordino delle competenze e delle responsabilità nella gestione del ciclo idrico integrato. Dagli attuali 9 Ato possiamo in prospettiva pensare di arrivare a un ambito regionale unico, con un sistema di calcolo della tariffa che, pur tenendo conto delle peculiarità territoriali, sia uniforme per tutto il territorio del Veneto. Abbiamo la necessità di garantire che l'acqua sia un bene tutelato nella quantità e nella qualità oggi e per le future generazioni, per questo sono convinto che debba rimanere sotto controllo pubblico. Il popolo veneto ha mostrato una fortissima sensibilità per la gestione dell'acqua. La Regione vuole avere un reale potere decisionale, ma la competenza regionale di regolamentazione del sistema idrico viene continuamente messa in discussione dello Stato. Auspichiamo quindi che la discussione sul ricorso-proroga presentato dal Veneto sgombri il campo da ogni dubbio e restituisca alla Regione un'effettiva podestà di decisione e regolazione. Di fronte poi al rischio che società straniere possano farla da padrone nelle nostre gare per la gestione abbiamo la necessità di rendere competitivi i gestori del sistema idrico. Lo faremo, trovando un equilibrio dove i privati entreranno quando necessario per reperire risorse che non possono essere trovate nella finanzia pubblica, ma con la consapevolezza che il controllo deve in ogni caso rimanere sempre pubblico. Non servono pertanto referendum, gli amministratori della nostra Regione e del Governo centrale hanno già ricevuto il mandato dai propri elettori per poter decidere anche in merito alla questione acqua, dove, ribadisco il controllo dovrà rimanere pubblico; la politica ha il dovere di fare questa scelta che in questo caso dovrà essere anche di risparmio. La delega per questa decisione ci è già stata assegnata, le risorse destinate al referendum day dovrebbero invece essere dirottate per tutte quelle famiglie che in questo momento di ristrettezze economiche si trovano in una condizione di difficoltà".






Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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