Quotidiano | Categorie: Animali

Contaminanti in derrate di origine animale: rischio e strategie prevenzione in allevamento

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 24 Marzo 2011 alle 22:28 | non commentabile

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Fondazione Studi Universitari di Vicenza, FSU Vicenza - La Fondazione Studi Universitari di Vicenza, L'Università degli Studi di Padova - Facoltà di Medicina Veterinaria, il Dipartimento di Sanità Pubblica, Patologia comparata e Igiene Veterinaria - Università di Padova organizzano: Giornata di divulgazione scientifica "Contaminanti chimici e biologici nelle derrate di origine animale: valutazione del rischio e strategie di prevenzione in allevamento", Venerdì 25 marzo 2011 - ore 9.00 - 12.45, Vicenza, Complesso Universitario, Viale Margherita, 87.

Il 25 marzo presso il Complesso Universitario di Viale Margherita 87, si presentano i risultati del progetto di ricerca "Contaminanti chimici e biologici nelle derrate di origine animale: valutazione del rischio e strategie di prevenzione in allevamento", bando del 2007 nell'ambito delle tecnologie al servizio della salute, finanziato dalla Fondazione Cariverona.

Il progetto di ricerca ha analizzato diversi aspetti delle problematiche che possono sorgere nell'allevamento di animali destinati alla produzione di alimenti per l'uomo. In particolare sono stati analizzati, con un approccio multidisciplinare, alcuni aspetti di sicurezza e di qualità della filiera alimentare in accordo con quanto previsto dalla Comunità Europea che di recente ha emanato numerose linee guida per il controllo della sicurezza della qualità degli alimenti di origine animale.

Le linee di ricerca principali hanno riguardato la diffusione del Campylobacter nell'allevamento avicolo e la caratterizzazione dei diversi ceppi presenti. Altri aspetti sono stati l'utilizzo di kit rapidi per la valutazione in campo della contaminazione da micotossine di mais e frumento e l'utilizzo di test analitici per sorprendere trattamenti illeciti nei bovini già in allevamento.

I risultati della ricerca sono presentati da ricercatori appartenenti alla Facoltà di Scienze di Verona e di Medicina Veterinaria e Agraria di Padova.

IL PROGETTO di RICERCA: Contaminanti chimici e biologici nelle derrate di origine animale: valutazione del rischio e strategie di prevenzione".


Premesse:
-Nel settore agro-alimentare delle Province di Verona, Vicenza e Belluno, si distinguono alcune filiere alimentari tra cui quella del latte, carne bovina e carne avicola con una produzione quali-quantitativa molto importante di prodotti tipici e a marchio tutelato che come tali vengono in larga parte consumati nelle stesse aree di produzione.

-La globalizzazione del commercio sta coinvolgendo sempre più il settore alimentare e la forte competizione sui prezzi delle derrate e dei semi-lavorati porta ad un rischio sempre più concreto di riduzione degli standard di igiene e salubrità e al rischio dell'impiego di mezzi alternativi non sempre leciti per aumentare la performance degli animali e ridurre i costi di allevamento.

-Attualmente i sistemi analitici finalizzati al controllo degli alimenti (autocontrollo aziendale e ufficiale), sono caratterizzati da costi elevati e tempi di risposta spesso incompatibili con la deperibilità del prodotto, nonostante i progressi tecnologici nel campo della chimica analitica (LC-MS-MS; HS-SPME-GC-MS e metodi multi residuali) e della microbiologia (Real-Time PCR)

-La recrudescenza di talune patologie negli animali da reddito possono determinare nuove emergenze sanitarie per le quali è necessario disporre di adeguati strumenti per la loro identificazione rapida e la successiva attivazione dei sistemi di allerta e gestione del rischio.

I predetti concetti sono risultati essere i cardini fondanti e traccianti il presente progetto di ricerca "Contaminanti chimici e biologici nelle derrate di origine animale: valutazione del rischio e strategie di prevenzione".
Tale progetto, presentato dalla Fondazione Studi Universitari di Vicenza con l'Università degli Studi di Padova e l'Università degli Studi di Verona, ha partecipato al bando 2007 per progetti di ricerca nel campo della salute della Fondazione Cariverona: precisamente nella linea del bando Sviluppo di modelli di prevenzione di patologie derivanti da residui, contaminanti ecc. presenti negli alimenti e di malattie trasmissibili da animali all'uomo.
La Fondazione Cariverona ha deliberato di sostenere il progetto con un impegno assolutamente determinante per la realizzazione dello stesso.


Il Progetto:
Il progetto è stato coordinato dalla Prof. Clara Montesissa del Dipartimento di Sanità Pubblica e Patologia comparata ed Igiene veterinaria. Il lavoro è stato svolto da ricercatori e professori afferenti oltre che al suddetto Dipartimento anche a quello di Sanità Animale sempre dell'Università degli Studi di Padova e da personale afferente al Dipartimento Scientifico e Tecnologico dell'Università degli Studi di Verona.
La multidisciplinarietà del Progetto è attestata dalle discipline interessate:
- Patologia veterinaria
- Patologie aviarie
- Produzioni animali: nutrizione, zootecnica speciale
- Farmacologia e Tossicologia dei residui
- Microbiologia Generale
- Microbiologia e Malattie infettive
- Microbiologia degli alimenti
- Igiene degli Alimenti e della Nutrizione

Il progetto si è articolato in 3 filoni principali.

Il primo filone ha compreso: lo studio delle cinetiche di sopravvivenza di un microrganismo emergente Campylobacter spp. nella filiera avicola e la valutazione della sensibilità agli antibiotici e chemioterapici dei ceppi di Campylobacter spp. eventualmente isolati in questo ambito. I principali reservoir di Campylobacter termofili sono i tratti gastroenterici di mammiferi e volatili, sia domestici che selvatici. Tra gli alimenti di origine alimentare, il maggior numero di positività al Campylobacter è stato riscontrato nella carne avicola fresca. Infatti, il consumo di carne avicola viene considerato una delle principali fonti di infezione per l'uomo.
I risultati che saranno esposti sono stati di grande interesse in quanto il progetto si è rivelato attuale e in grado di dare risposte ad alcune quesiti, di grande attualità nel settore veterinario e della sicurezza alimentare, dibattuti recentemente nella Comunità europea. Infatti già nell'ultimo report "Trends and sources of zoonoses and zoonotic agents in the European Union in 2007" (European Food Safety Authority, in stampa gennaio 2009) è emerso che le infezioni da Campylobacter spp. rappresentano uno dei principali problemi di sanità pubblica.
La campilobatteriosi, è la zoonosi più frequente riportata nell'Unione Europea con 200.507 casi umani registrati nel 2007. La principale fonte di tossinfezione alimentare sembra essere la carne di pollo con numerosi ceppi di Campylobacter isolati sempre più frequentemente in questa specie.
Molti ceppi di Campylobacter isolati dagli animali o dagli alimenti mostrano una resistenza crescente ad antimicrobici utilizzati comunemente anche in terapia umana, quali fluorochinoloni e macrolidi.

Il secondo filone di ricerca svolto nel progetto è stato mirato agli aspetti scientifico-sperimentali correlabili a trattamenti illeciti effettuati nell'allevamento bovino con cortisonici e tra questi è stato scelto il desametazone. Gli studi condotti sono stati indirizzati sia all'identificazione di lesioni istopatologiche specifiche in organi bersaglio sia all'identificazione di marker fisiologici sensibili a questo tipo di trattamenti in campioni di urina.
L'attualità del progetto è stata sancita recentemente in una relazione di EFSA (19 aprile 2010), sul monitoraggio condotto nel 2008 sui "residui di farmaci veterinari e contaminanti degli alimenti di origine animale in Europa", con la seguente frase: "Dexamethasone was the most frequently found corticosteroid in bovines, both in terms of percentage of non-compliant results (70 % from the total of non-compliant results for corticosteroids, targeted samples) and number of Member States that reported such results (7 Member States).
L'approccio più attuale e globale al problema, prevede che le strategie efficaci nell'identificazione dei trattamenti illeciti, devono possedere tre fondamentali requisiti: 1) essere applicabili lungo tutta la filiera produttiva dall'allevamento, al macello e alla distribuzione; 2) essere sufficientemente rapide per prendere una decisione prima della commercializzazione degli animali "problema"; 3) avere costi limitati per trovare un impiego su vasta scala.

L'ultimo filone della ricerca, relativo filiera del latte vaccino, ha riguardato l'analisi della qualità delle materie prime utilizzate nella formulazione della razione alimentare. Risulta infatti pressante la necessità di elaborare protocolli tecnicamente applicabili che attraverso adatti percorsi di produzione agronomica siano in grado di favorire l'ottenimento di produzioni identificate per qualità e sanità, rispondenti alle richieste di trasformatori e utilizzatori finali in particolare per le seguenti tossine: Aflatossine, Fumonisine e Deossinivalenolo.
Al riguardo anche questo studio sui principali fattori di rischio si è rivelato in linea con quelli individuati dalla Raccomandazione della Commissione 2006/583/CE del 17 agosto 2006 sulla prevenzione e sulla riduzione delle Fusarium-tossine in cereali e prodotti derivati.






Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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