Consulenze nascoste? Guaiti e Sgreva interrogano Variati
Sabato 30 Aprile 2011 alle 17:33 | 0 commenti
«Il comune di Vicenza pare non abbia ancora provveduto a pubblicare sul suo sito web i dati e i nominativi relativi a incarichi e consulenze negli ultimi tre anni; tale inadempienza, se confermata, impedisce l'esercizio del diritto di controllo conseguente al concetto di trasparenza degli atti». È questo il succo di una domanda di attualità depositata questa mattina dai consiglieri comunali Sandro Guaiti del Pd e Silvano Sgreva dell'IdV-Misto.
Il quesito è indirizzato direttamente alla maggioranza di centrosinistra alla quale i due, pur se in forme diverse fanno riferimento. Sicché già dalla prossima seduta dell'assise municipale berica, prevista il 4 maggio, il sindaco Achille Variati del Pd, potrebbe rispondere o delegare un collega di giunta. Ad ogni buon conto la questione degli elenchi mancanti o carenti era già stata più volte affrontata da Vicenzapiu.com (a cui gli interroganti fanno riferimento, n.d.r.), sul cui sito non più tardi di ieri erano per giunta stati indicati i link «carenti» inseriti nel portale elettronico del capoluogo berico. Guati e Sgreva da parte loro citano poi la norma «che impone agli enti locali» la pubblicazione di quei file: più nello specifico «si tratta dell'articolo 34 secondo comma del decreto legge
223 del 4 luglio 2006». I due consiglieri tra l'altro parlano di attualità ed importanza «del tema della trasparenza anche relativamente ai costi sostenuti dall'amministrazioni comunale». In questo senso i quesiti rivolti all'esecutivo cittadino sono
stringenti: «Si chiede di sapere se questa amministrazione, secondo quanto prevede la norma vigente, ha effettuato la necessaria pubblicazione sul sito internet delle consulenze e degli incarichi affidati a collaboratori esterni; in caso di risposta negativa si chiedono i motivi che hanno determinato la mancata comunicazione, i nominativi dei responsabili di tali inadempienze; si chiede inoltre se si intenda adoperasi affinchè vengano al più presto pubblicate sul sito del comune le informazioni di cui si parla al fine di garantire al cittadino un accesso agli atti tutelato dalla legge».
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