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Consorzio di Tutela Formaggio Asiago firma la Carta di Milano

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 5 Novembre 2015 alle 18:10 | 0 commenti

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Consorzio di Tutela Formaggio Asiago

Si chiude con il segno positivo la presenza del Consorzio di Tutela Formaggio Asiago ad EXPO 2015, importante momento di valorizzazione dell’impegno di tutela e promozione rispettoso dell’ambiente e della natura che la Dop veneto-trentina ha testimoniato nel Padiglione Cibus e’ Italia, nell’area Slow Food e nel Future Food District e che prosegue oggi con la firma della Carta di Milano.

A pochi giorni dalla chiusura dell'Esposizione Universale, il Consorzio Tutela Formaggio Asiago testimonia il valore della produzione locale ed esportazione universale del modello sostenibile annunciando di aver sottoscritto la Carta di Milano, il manifesto con il quale oltre 1,5 milioni di persone, istituzioni, associazioni, aziende si impegnano a considerare il cibo un patrimonio culturale da valorizzare nella sua origine e originalità riconoscendo all’attività agricola “un ruolo fondamentale non solo per la produzione di beni alimentari ma anche per il suo contributo a disegnare il paesaggio, proteggere l’ambiente e il territorio e conservare la biodiversità.”

“Il tema della biodiversità è stato il punto fermo della nostra presenza ad Expo – afferma il Presidente del Consorzio, Fiorenzo Rigoni – e su questo abbiamo coinvolto i nostri soci e attivato importanti sinergie, come quella con Slow Food, insieme alla quale abbiamo realizzato un articolato percorso di divulgazione. Ora il nostro impegno prosegue, in perfetta sintonia con la proposta di legge sulla tutela della biodiversità presentata dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina e, su scala mondiale, con OriGIn, organizzazione della quale siamo soci impegnata nella valorizzazione internazionale delle indicazioni geografiche, modello in cui lo sviluppo sostenibile passa dalla difesa dell'agricoltura locale e promozione del territorio".

Occasione unica di confronto, Expo ha permesso di toccare con mano l’interesse al valore della materia prima di qualità certificata e la curiosità nell’approfondire le proprietà organolettiche dell’Asiago DOP. Un risultato che si accompagna alla testimonianza della stretta correlazione tra cibo e località d’origine che, per l’Asiago DOP, prodotto in un comprensorio di grande biodiversità, si realizza quotidianamente in scelte di tutela e valorizzazione del territorio attraverso una produzione rispettosa dell’ecosistema e della salvaguardia dell’ambiente. A Expo, sono state tre le aree dedicate ai diversi aspetti del “mondo Asiago Dop”: la conoscenza è stata la protagonista al Padiglione Cibus e’ Italia, Padiglione visitato da 250 mila visitatori e luogo nel quale il Consorzio ha raccontato il prodotto e la sua origine e ha realizzato, nel corner esterno, numerose giornate di degustazioni aperte al pubblico; l’area Slow Food, dove ha vinto l’esperienza diretta, con la vendita di oltre 10.000 cofanetti contenenti Asiago DOP e l’illustrazione del lavoro dei casari e del territorio e, infine, il Future Food District, il supermercato promosso da Coop, nel quale Asiago DOP Stagionato è stato apprezzato e acquistato dai visitatori, molti dei quali stranieri.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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