Consorzio di bonifica APV: situazione idrogeologica sempre più critica nel vicentino
Lunedi 1 Febbraio 2016 alle 15:53 | 0 commenti
Consorzio di bonifica Alta Pianura VenetaÂ
“Le falde sono sempre più scariche. Viviamo una situazione di grave sofferenza idrica, come tutti possono ben comprendere, dato che da mesi non piove e le riserve d’acqua sono ormai del tutto esaurite. E di fronte a questa situazione, il ruolo svolto dal Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta appare ancor più determinante per la salvaguardia dei territori e, in particolare, dell’agricoltura e della stessa sopravvivenza dei cittadiniâ€.
Con queste parole il presidente del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, Silvio Parise, interviene a seguito delle rilevazioni effettuate sul campo dai tecnici consortili, che hanno riscontrato livelli critici delle falde acquifere. Che si tratti di un momento particolarmente difficile si evince anche dal fatto che alle inconsistenti riserve, quasi azzerate, a differenza di precidenti annate siccitose, si aggiunge la mancanza di neve in grado di alleviare parzialmente queste pesanti criticità . “La carenza di precipitazioni, così prolungata nel tempo – sottolinea il presidente Parise – sta determinando anche un preoccupante aumento del livello di smog, che non accenna a diminuire, nonostante siano state adottate dai Comuni delle misure di contrasto, sebbene blande e non coordinate nel territorio provinciale. Vicenza in particolare è risultata tra le città con la qualità dell’aria peggiore d’Italiaâ€. Un quadro allarmante, dunque, e di fronte al quale il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta crede opportuno informare i cittadini e gli imprenditori agricoli, che nel territorio assicurano delle eccellenze enogastronomiche di grande valore. “La situazione che stiamo vivendo è a tal punto grave da non offrire spunti di ottimismo – aggiunge il presidente Parise - ed a questo si aggiunge la paura che le piogge arrivino bruscamente per distruggere e non a dare sollievo all’ambiente complessivamente inteso. Le falde scariche come mai prima dimostrano l’emergenza reale ed il rischio che generino conflitti tra i territori se non si decideranno da subito precise norme di comportamento in situazioni di grave carenza idricaâ€. I cambiamenti climatici, innegabili e sotto gli occhi di tutti, sono tra le cause di ciò che sta accadendo. La differenza, però, è che si fa sempre più alto il rischio anche per la vita umana. “L’acqua è una risorsa esauribile, per questo va adoperata da tutti con consapevolezza ed intelligenza, evitando di sprecarla. La carenza attuale – conclude il presidente Parise – deve convincere anche i più ottimisti o scettici: ci troviamo di fronte a livelli di falda ed a riserve idriche assolutamente preoccupanti, a meno che non si verifichi un lungo periodo di precipitazioni, che si spera non siano impetuose e violente al punto da provocare gravi danniâ€.
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